Dopo aver annunciato il proprio addio al calcio, Danilo D'Ambrosio ha rilasciato una lunga intervista a Il Mattino. "Di sicuro voglio fare qualcosa nel mondo del business. Mi è sempre piaciuto il settore del food e ho anche una holding che si occupa di investimenti in startup. E poi ho un sogno nel cassetto: mi piacerebbe lavorare con i giovani", dice l'ex interista.

"Non è mai facile dire basta, ma arriva quel momento in cui capisci che non hai più gli stimoli di una volta. L’ultimo anno a Monza mi ha un po’ scottato, retrocedere non è un problema, ma come è successo a noi mi ha deluso perché sono un professionista che da sempre il massimo. Per quanto possa amare il calcio non avevo più quelle energie mentali per fare uno switch e ripartire - racconta ancora D'Ambrosio. L'ex difensore racconta di essere stato caparbio. Un bambino "che è cresciuto e da ragazzo esultava davanti alla tv per il Triplete dell’Inter e si diceva “un giorno giocherai con quella maglia” e ce l’ha fatta. Quando ero piccolo le partite erano trasmesse solo su Tele+ e in casa non avevamo la possibilità di vederle. Così andavo dal mio vicino che era malato dell’Inter. In quel periodo c’erano Ronaldo, Baggio e altri campioni. Praticamente si vedeva solo l’Inter. Ma essere tifoso neroazzurro non vuol dire non sentirmi napoletano».

Sezione: Focus / Data: Lun 08 settembre 2025 alle 11:16
Autore: FcInterNews Redazione
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