"Una squadra come l'Inter ha l'obbligo e il dovere di superare i momenti di difficoltà per portare avanti il sogno e l'obiettivo". Parole e musica di Cristian Chivu, raggiunto da Sky Sport dopo il 3-0 rifilato dalla sua Inter alla Fiorentina: "Oggi non era per niente semplice, la Fiorentina è organizzata e voleva colpire in contropiede - esordisce l'allenatore nerazzurro -. Siamo stati bravi, anche se nel primo tempo abbiamo avuto difficoltà negli ultimi 20 metri: la ricerca dello spazio però c'è stata. Nel secondo tempo siamo stati più concreti e determinati e siamo riusciti a sbloccarla con un tiro da fuori che nel primo tempo non avevamo mai provato, poi con il raddoppio le cose sono diventate più semplici".

Hai la sensazione che Sucic abbia potenzialità enormi? Nel suo gol non ha trattenuto l'esultanza. 
"Io non sono mai stato composto nelle esultanze in questi mesi. Sono felice per lui perché è un centrocampista completo che può fare tanti ruoli: ha qualità e un motore importante perché fa metri, poi quando arriva in area sono contento perché ha qualità tecnica e una lucidità che oggi ha fatto vedere. Siamo contenti di come lavora e dell'apporto che sta dando alla squadra". 

Avete avuto grande serenità in un momento delicato e gestisci bene l'inserimento dei nuovi e dei giovani. Esposito e Lautaro si valorizzano a vicenda. 
"Abbiamo avuto pazienza, le energie fisiche e mentali le dobbiamo tenere sempre al massimo per capire l'avversario. Poi tutto ti premia: quando è venuta la seconda partita di una partita abbiamo trovato lucidità, spazi e determinazione. Per il resto è giusto premiare i giovani ma bisogna fare attenzione a come e con chi li metti dentro, ma per noi è più semplice perché abbiamo una squadra che gli dà una mano importante non solo in partita ma anche in allenamento, dove sono costretti ad alzare il livello".

Hai lanciato Bisseck centrale. La linea alta è un rischio da correre come successo sul 2-0?
"Sono contento per Yann, è il mio modo di vedere un giocatore. Ho sempre pensato potesse fare il centrale, l'abbiamo provato anche in Belgio e oggi l'abbiamo riproposto contro un avversario come Kean che ti può mettere in difficoltà. Per l'episodio sul 2-0 non so, ma quando è venuto a bere l'acqua gli ho detto nel dubbio, soprattutto con palla scoperta, non giocare sull'anticipo e non farti attaccare sulla profondità. Sono modi di capire cosa devo e non devo concedere, ma il mio compito e del mio staff è di far capire delle cose. Però il coraggio di tenere la linea alta è sempre importante, capendo anche i rischi. Nel dubbio c'è sempre da scappare in profondità piuttosto che cercare l'anticipo. Questa è la mia regola, quello che facevo da giocatore anche se non ero veloce come Bisseck. Però per il mio passato da difensore posso insegnare qualcosa ai miei ragazzi". 

Sezione: Focus / Data: Mer 29 ottobre 2025 alle 23:36
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
vedi letture
Print