La Procura di Monaco di Baviera ha chiuso un'inchiesta contro l'ex attaccante dell'Inter Lukas Podolski, che lo scorso 31 maggio è stato denunciato da due uomini dopo un breve scambio di battute nel centro di Monaco di Baviera in occasione della finale di Champions League tra Inter e Paris Saint-Germain, dove lui era presente in qualità di testimonial di un'azienda di bibite gassate. Nel dettaglio, l'accusa di ingiurie è arrivata da due tifosi asiatici, i quali, dopo aver riconosciuto Podolski mentre camminavano nella zona pedonale della città tedesca, coincidenza dovuta al fatto che nella sua carriera il campione del Mondo 2014 vanta anche un'esperienza in Giappone col Vissel Kobe, hanno provato con una certa insistenza a scattare una foto con lui ricevendo però un suo rifiuto. I due uomini, sentendosi offesi perché Poldi avrebbe rivolto loro epiteti di stampo razziale, hanno sporto denuncia penale congiunta. La Procura di Monaco ha però stabilito che le parole pronunciate da Podolski "non soddisfano i criteri necessari per il reato di ingiuria (articolo 185 del Codice penale tedesco)".

Sebbene la dichiarazione "inserisca un certo stereotipo" e possa apparire "moralmente riprovevole", afferma: "Non si può necessariamente dedurre una degradazione motivata da motivi razziali". Il risultato: il procedimento è stato archiviato il 14 luglio 2025, ai sensi dell'articolo 170, comma 2, del Codice di procedura penale. Per cui, niente conseguente penali per Podolski, che, come riferiscono alla Bild fonti vicine all'ex interista, è rimasto sorpreso dalla denuncia. Un amico del calciatore ha dichiarato che Poldi aveva detto qualcosa di divertente agli uomini in giapponese, ma che non li aveva insultati. Lo stesso Podolski non ha rilasciato dichiarazioni sull'accaduto. Con la decisione del pubblico ministero, il procedimento è ora ufficialmente concluso.

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Sab 19 luglio 2025 alle 17:50
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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