"Sto bene, alla grande. Sto avanzando con l’età ma l’importante è sentirsi sempre giovane". Parola di Radja Nainggolan, ex centrocampista dell'Inter intervistato da Centotrentuno.com anche per raccontare la sua mia situazione dopo l'ultima rottura in patria.

"Io posso andar via dall’Anversa - ammette il Ninja -. Non c’è tanto da dire anche perché in questo momento è diventato tutto più difficile di quello che pensavo. Quindi siamo al punto di arrivare dove non vorrei arrivare con una società. Ho fatto un errore, non l’hanno perdonato. Io lo vedevo in un modo positivo perché avevo smesso di fumare, avevo la sigaretta elettronica in mano e ho tirato e sono stato preso dalla telecamera. Stupidaggine mia ma non penso di meritare di questo trattamento, poi un giorno parlerò io di quello che hanno fatto a me ma non è il momento di parlarne. Sono sereno, mi sto allenando e sono in forma. È molto facile dire abbiamo visto Radja fumare, lo abbiamo visto ubriaco. Ma delle cose positive nessuno sa. Chi mi sta vicino sa come sono, per il mondo esterno esiste solo quello che viene scritto. Quello che mi fa male più di tutto è che è da tre settimane che si parla solo di questo in Belgio, ma la vita va avanti. Questa situazione fa male. In Italia ho avuto grandi attenzioni, anche soltanto a Cagliari le avevo, anche a Roma dove ho fatto cazzate ma poi si bada alle prestazioni a livello calcistico. Qui vedono il personaggio. Sono venuto qua con tanto entusiasmo, sto bene fuori dal calcio, solo che qui si dà ancora più attenzione agli errori".

Nella lunga chiacchierata c'è tempo anche per parlare del Cagliari e del suo rapporto con Tommaso Giulini: "Io con il presidente ho sempre avuto un ottimo rapporto. È sempre stato leale nei miei confronti tranne nell’ultimo anno. A volte penso che le cose si possano risolvere. Sono tornato due volte rinunciando a tanto e penso che ho dato tanto. Se un giorno si parlerà di un ritorno bisognerà trovare un’intesa in cui tutti saremo d’accordo. Io non escludo niente, questa terra mi ha dato tanto e il problema con il presidente è qualcosa di risolvibile. La categoria? Io ho detto ad amici stretti che secondo me doveva prendermi per evitare la retrocessione. La mia prima scelta era restare a Cagliari, poi però sono finito all’Anversa. Non voglio essere presuntuoso ma con me il Cagliari poteva salvarsi. Il presidente Giulini per me è una bravissima persona ma mi sono sentito deluso dal fatto che lui fosse entusiasta quanto me, poi però mi sono sentito preso in giro perché era convinto che io restassi a prescindere. Lì sono rimasto deluso, ma è un problema mio. Sono grande e i problemi si possono risolvere. Tornare sulla stessa lunghezza d’onda è possibile".

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Gio 17 novembre 2022 alle 22:46
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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