Nei giorni scorsi l’Inter dal suo sito si era complimentata con i Giovanissimi Nazionali di Stefano Bellinzaghi per il secondo posto nella “Manchester United Premier Cup” (torneo che ha visto come protagonisti i giovani Iniesta, Fabregas e Torres, giusto per citarne alcuni), che in Italia si disputava a Pescara. I nerazzurri si sono arresi solo in finale alla Roma, con la trasferta mondiale sfumata a un passo. Restano però le grandi prestazioni e l'ottimo risultato, con l’amarezza per una finale disputata alla pari, se non dominando per larghi tratti sui giallorossi e poi persa 0-2.

Per parlare dell’ennesimo grande risultato per il settore giovanile interista FcInterNews ha interpellato in esclusiva il direttore Roberto Samaden. Ecco il suo commento: "La Nike Cup prevedeva una qualificazione alla fase finale a Manchester. Abbiamo fatto un ottimo torneo, perdendo in finale con la Roma, ma ci poteva stare. Sono un’ottima squadra, ma i nostri ragazzi si sono comportati bene: hanno eliminato squadre come Juventus e Atalanta. Stanno disputando, in generale, un’ottima stagione. Peccato perché una finale si spera sempre di vincerla e sarebbe stata una bella esperienza andare a Manchester, come andammo ai tempi di Destro, Caldirola e Obi. Un’altra volta siamo andati a Shanghai alla finale mondiale con i 1997, con Bonazzoli, Della Giovanna e quel gruppo. Accedere alla finale mondiale è una grande esperienza che permette ulteriormente ai ragazzi di crescere. Abbiamo sfiorato la possibilità, onore alla Roma che ha un’ottima squadra e che ha disputato un ottimo torneo. Resta per noi il valore di quello che hanno fatto i ragazzi in una serie di partite ravvicinate, si sono dimostrati all’altezza dei vincitori. Dai Giovanissimi si parte già col progetto per nuovi campioni? Assolutamente, per portare giocatori al calcio professionistico e alla prima squadra. E’ necessario avere gli occhi aperti fin dalla tenera età. Poi ci vuole tanto lavoro e tanta fortuna, con inserimenti nel corso degli anni. La soddisfazione maggiore è capitata per esempio con Santon e Destro, partiti fin da giovani nel nostro settore giovanile e arrivati a grandi livelli. E’ una doppia soddisfazione per noi, anche per la società a livello economico rappresenta un grande vantaggio. Più piccoli riesci a prenderli, più i costi sono contenuti. Nel momento in cui arrivano o sono risorse per la prima squadra o rappresentano comunque un valore economico molto importante”.

Sezione: Esclusive / Data: Mar 18 marzo 2014 alle 11:16
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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