Premessa: in casa Inter sanno benissimo che la sconfitta di ieri contro il Bologna debba essere imputata a più fattori. Su tutti alcuni errori dei nerazzurri, come quelli di non chiudere la gara dopo il vantaggio di Ivan Perisic e di subire due gol certamente evitabili. Ma da Viale della Liberazione, nel giorno successivo all’1-2 del Dall’Ara, filtra anche una certa irritazione per quanto poco si sia giocato contro i felsinei, soprattutto nella ripresa in cui la squadra di Simone Inzaghi ha profuso il maggiore sforzo per tornare in vantaggio. E per come la questione – a differenza di altre occasioni similari – sia stata totalmente ignorata dalla stampa.

Nel secondo tempo del match infatti, nonostante la gara si sia chiusa al 50' e 30'', il tempo effettivo della frazione di gioco è stato di poco più di 20 minuti (esattamente 20 primi e 34 secondi). A riprova dell’oggettività della vicenda, ecco pure la decisione del giudice sportivo, che ha multato per 5.000 euro la società felsinea, “a titolo di responsabilità oggettiva, per avere i propri raccattapalle rallentato ripetutamente, durante il secondo tempo della gara, la regolare ripresa del giuoco”.

Come esplicitato pocanzi, questa non è la motivazione chiave che ha portato i nerazzurri alla sconfitta e in casa nerazzurra è un concetto ben chiaro. Ma un freddo dato statistico di cui tutti devono tenere conto, come già fatto probabilmente in altri frangenti e con altre squadre che in merito si sono lamentate apertamente ottenendo il consenso dei media.

Sezione: Esclusive / Data: Gio 28 aprile 2022 alle 21:15
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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