Agostino è un papà orgoglioso. I suoi figli si stanno togliendo tante soddisfazioni. Sono felici e stanno maturando. Come può un padre non essere contento della gratificazione della propria prole? Se poi regalano gioie e compiacimenti a migliaia di persone è ancora meglio. Vedi Sebastiano Esposito, il giovanissimo talento nerazzurro che ieri ha esordito in Champions League da protagonista. “Ieri sera ho provato un’emozione grandissima. Rispetto al debutto in Europa League, quando mi è scesa qualche lacrima, l’ho gestita in modo differente – specifica in esclusiva a FcInterNews Agostino Esposito, il papà di Sebastiano -. Ero sempre in salotto con mia moglie Flavia e mia figlia Annamaria. Per tutto il giorno avevo avuto le gambe pesanti. Non so, forse me l’aspettavo, anche a livello inconscio coltivavo la sensazione che potesse giocare. Poi quando è entrato in campo abbiamo provato la stessa grande gioia nutrita per l’esordio di Salvatore in Serie B”.

Cosa vi siete detto quando vi siete sentiti?
“Sapevo che sarebbe stato impegnato con le interviste e altro, quindi gli ho mandato un messaggio di complimenti e un grande in bocca al lupo. Lui ha risposto con il cuoricino. Lui è legatissimo alla famiglia e sono felice che suo fratello lo abbia potuto ammirare dal vivo a San Siro”.

Forse ora viene il difficile.
“Bisogna volare bassi. Noi possiamo esortare Sebastiano a continuare con la stessa abnegazione e le medesime motivazioni di sempre. Per il resto ci pensa l’Inter. Noi abbiamo fiducia totale nei nerazzurri. C’è sempre stato un rapporto leale e sincero con il club, sin dal primo giorno con Samaden. Siamo felici sia così”.

Un consiglio che rivolge a Sebastiano.
“Che continui così, che abbia sempre fame. Non cullarsi sugli allori, perché non è successo niente. Anzi, deve avere ancora più fame, impegnarsi maggiormente. Tenere quella sua cazzimma che gli potrà essere utile. Poi è sempre un ragazzino di 17 anni, ma sono sicuro che sia abbastanza maturo per comprendere come non debba montarsi la testa”.

I suoi coetanei però si preoccupano delle verifiche scolastiche, mentre lui ieri ha scherzato un ex campione del mondo come Hummels.
“In quell’azione ho rivisto la sua potenza e la sua fame. Bello anche il primo stop, la prima palla toccata in Champions, e l’elastico successivo. Ma lasciamo perdere. Questo fa già parte del passato. Lui deve pensare al domani e non sentirsi arrivato”.

Parole di un genitore saggio.
“Sa, io curo il rapporto padre-figlio. E non è mia priorità chiedere degli allenamenti o dell’allenatore. Faccio il papà”.

Si percepisce che è tranquillo nonostante suo figlio viva lontano da casa.
“Certo, sono orgoglioso di lui e di suo fratello. È bello vedere che Sebastiano la maglia la senta. D’altronde la ha attaccata addosso dal primo giorno che è arrivato. Difficile scollargliela”.

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Sezione: Esclusive / Data: Gio 24 ottobre 2019 alle 21:43
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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