Come previsto, e pure com’era ampiamente ipotizzabile, il pari di Bologna ha riversato sull’Inter una fiumana incontrollata di catastrofismo. La ricorrente esaltazione della cura Spalletti, più volte citata come una sorta di improvviso intervento del sovrannaturale volto a sanare gli annosi guai del mondo nerazzurro, aveva in sé un non detto di grossa portata, un bubbone maleodorante che è scoppiato con grande fragore dopo martedì sera. Si sottintendeva insomma che l’Inter fosse fortunata e lacunosa, con una serie di falle che solo il tecnico di Certaldo era riuscito miracolosamente a rattoppare. I tre pali della Roma, il VAR, la triste prova offerta a Crotone, il mercato mutilato: ecco la serie di indizi che tanti commentatori e affezionati hanno collezionato con cura, nel silenzio, pronti a cuocerli in un gigantesco minestrone di luoghi comuni al primo passo falso della squadra.
In questa luce, quindi, il pareggio di Bologna non è stato tanto interpretato come un segnale, seppur allarmante, per il futuro, ma è piuttosto diventato la dimostrazione del teorema, l’ultimo anello di una catena che inchioda l’Inter a un alveo di mediocrità dalla quale i nerazzurri sarebbero destinati a non uscire mai. La stagione, per molti, ha dunque già preso forma al 19 settembre, come una specie di ennesima, lunga attesa della delusione finale. L’opinione rende l’uomo differente, dunque molti difenderanno la propria affermazione ad ogni costo, cercando di forzare la realtà in modo che le si adatti a puntino. Ecco la ragione per la quale la brutta prova del Dall’Ara è stata ben poco commentata in sé: piuttosto, si è cercata in essa una conferma delle proprie teorie, arrivando a rintracciare nel pari di Bologna i sintomi del mercato deficitario e la definitiva condanna per alcuni nerazzurri poco amati dai più, ma fino al giorno prima presi come esempio dei poteri rigeneranti di Spalletti. Spesso, peraltro, si tende a perdonare poco o nulla alla nuova Inter in nome delle delusioni passate, quasi a credere che i giocatori interisti, per fare il loro mestiere, possano essere in qualche modo spinti dal desiderio di scusarsi, così da lavarsi via il peccato originale agli occhi della critica. Si può scegliere, insomma: continuare a tagliar teste, con una sete di sangue che neanche Robespierre, oppure parlare di calcio e provare a capire l’accaduto, senza leggerci obbligatoriamente dentro la realizzazione delle proprie boutade estive.
Il mercato, ad esempio, è stato senz’altro monco, ma è quasi comico individuare in esso una causa di un pari in trasferta alla quinta di campionato. La tentazione, però, è fortissima, e le teste cominciano a cadere a furor di popolo. Ecco dunque come i cross sbagliati da Candreva sarebbero la prova provata dell’inutilità dell’azzurro, che il mercato avrebbe dovuto rimpiazzare con un esterno top, e l’arrivo di un giovane quotato tra gli addetti ai lavori come Karamoh viene invece ricondotto sulla (s)fiducia alla tradizione dei vari ventenni mai pronti, alla stregua di un nuovo Castaignos. Allo stesso Dalbert, ancora imballato a Crotone, non viene concessa l’attenuante del tempo, mentre appare cosa buona e giusta ridimensionare in fretta e furia le valutazioni su Skriniar, approfittando della prima serata non facile dello slovacco, capitato in mezzo al balbettare collettivo. In realtà, invece, il vero male del mercato, il pasticcio sul centrale difensivo, non pare aver influito chissà quanto sulla gara di Bologna. Un primo tempo nel quale l’Inter ha costantemente subito gli affondi centrali dei rossoblu, come fossero lama nella carne, può invece suggerire che la coperta è corta anche a centrocampo, lì dove si pensava di essere a posto almeno numericamente. Si parla perciò molto del non pervenuto assaltatore, alla luce della serata nera di Joao Mario, ma si dimentica l’enorme fatica fatta dall’Inter in fase di contenimento. Vecino, Borja, Joao Mario, Gagliardini, Brozovic: e se invece a questa squadra mancasse un interditore? Nessuno dei sopracitati, infatti, ha come suo punto forte il recupero palla; Gagliardini, forse, è il più adatto allo scopo, ma resta comunque un interno di fisico e qualità, assai sacrificato se gli si chiede di fare il De Rossi dei bei tempi.
Il tanto celebrato effetto Spalletti, poi, sarebbe per i più pessimisti già terminato. La realtà, invece, parla di un’Inter con identità, ma in evidente stato di costruzione. La buona prova con la Fiorentina, infatti, è ampiamente comprensibile se si valuta che la viola, dal canto suo, è e resta un cantiere in stato ancor meno avanzato di quello nerazzurro. Sulla fortuna di Roma si è scritto e detto molto, senza sottolineare come l’Inter abbia reagito allo svantaggio senza facili arrembaggi da panico, bensì portando per tre volte il pallone in area avversaria con metodo e meccanismi fulminei. Di fronte alle piccole, infine, la squadra di Spalletti ha saputo venire in qualche modo a capo di due cenerentole tra le più organizzate del campionato (non inganni il tracollo del Crotone a Bergamo), prima dell’infausto primo tempo di Bologna, cui non ha fatto seguito, per una volta, una reazione ragionata. L’Inter ha giocato male ultimamente, è vero, ma non è destinata a farlo per sempre: basti guardare ai tentativi di partire palla al piede dalla difesa (che a Bologna, per la verità, hanno creato parecchi guai nella prima frazione) e, appunto, al modo sempre ordinato, anche se poco brillante, di cercare la rimonta quando si è andati sotto. Per la bellezza e la fluidità di palleggio, si cerchi più avanti e si abbia pazienza; intanto, magari, andrebbe riconosciuto che l’Inter di Spalletti sembra volersi dare un’identità nuova, e che questa operazione non poteva certo essere completata sul finire di settembre. La trasferta emiliana, in questo senso, è allarmante in quanto rappresenta un deciso stop in questo progressivo farsi squadra, ma non è una Caporetto, né il realizzarsi di un funesto presagio estivo. Già col Genoa, domenica, si vedrà se l’Inter ha ripreso a costruirsi un modo di essere coerente, ripartendo da quella tensione al bel calcio che è tanto cara al suo allenatore. Finché si lavora in questa direzione, fare punti può bastare, e quello di Bologna non è da buttare via. La fiducia nel tecnico di Certaldo, appunto, lascia sperare che all’interno si lavori con metodo e idee, senza mettere troppo il capo di fuori, dove è purtroppo di moda tagliare le teste con comica facilità.
Autore: Antonello Mastronardi / Twitter: @f_antomas
Altre notizie - Editoriale
Altre notizie
- 16:43 LIVE YOUTH LEAGUE - Ajax-Inter 1-1, Taho ancora protagonista
- 16:31 Lucarelli: "Per allenare l'Inter ci vuole un percorso importante, ma spero Chivu possa risolvere i problemi"
- 16:16 Salvini: "San Siro, persi tempo e miliardi. Mi dispiace per i milanesi, ma senza trasparenza..."
- 16:00 Tabù vittoria all'esordio in Champions: dal 2009 unica gioia in Inter-Tottenham. Il dettaglio
- 15:45 Primavera 1, domenica mattina altro test importante per l'Inter con l'Atalanta: designato l'arbitro
- 15:31 Oblak avvisa le avversarie: "Vogliamo vincere la Champions. Ma dobbiamo crederci tutti"
- 15:17 Savicevic ripensa al gol di Adzic nel derby d'Italia: "Non è una sorpresa, ne ha segnati di simili in passato"
- 15:03 Il City aspetta il Napoli, Guardiola: "L'anno scorso il pari con l'Inter alla prima giornata, vogliamo iniziare meglio"
- 14:49 Donnarumma chiarisce: "Il City era la mia unica opzione". Poi senza nascondersi: "La Champions è un obiettivo"
- 14:35 Turci sentenzia: "Non esiste un caso Sommer. Si può criticare la prestazione ma non il valore"
- 14:20 Akanji, alta precisione anche in Champions League: c'è un dato statistico in cui domina rispetto agli altri difensori
- 14:06 PSG, Marquinhos: "Abbiamo fame, contro l'Inter è stato solo l'inizio della storia"
- 13:52 Spolli: "Derby d'Italia? Nonostante il ko, l'Inter può giocarsela con tutti. E per lo scudetto sarà protagonista"
- 13:38 Adani: "Facile dire 'Chivu non è da Inter'. La società deve avere i controcog**oni per sostenerlo e difenderlo"
- 13:24 M. Orlando: "Inter a fine ciclo, vedo una squadra che ha perso entusiasmo. Non sorride"
- 13:10 CdS - L'Inter torna in Champions col peso della debacle con il Psg
- 12:56 ANSA - Inchiesta 'Doppia Curva': dopo Beretta, anche Ferdico avrebbe deciso di collaborare con i magistrati
- 12:42 Serie A, Inter-Sassuolo affidata all'arbitro Marinelli. In sala VAR ci saranno Pezzuto e Chiffi
- 12:28 Sky - Inter, dubbio in attacco: attesa per Lautaro. Pio Esposito scalpita, ma Bonny non è ancora fuori dalla corsa
- 12:14 "Bello tornare a casa", Andrea Ranocchia in visita ad Appiano Gentile
- 12:00 AJAX-INTER, collegamento da Amsterdam: SORPRESA ESPOSITO! La scelta su SOMMER, 6 CAMBI per CHIVU
- 11:45 La Repubblica - San Siro, oggi il voto in giunta. Il Meazza sarà abbattuto quasi del tutto
- 11:30 Qui Ajax - Ballottaggio per sostituire Berghuis. Heitinga entra in una ristretta élite
- 11:16 Viviano: "Chivu? Un tecnico esperto tiene fuori Lautaro con la Juve. De Zerbi-Inter? Lo sento due volte al giorno e..."
- 11:02 Endt: "Un incubo i primi mesi all'Ajax di Chivu, poi arrivò la fascia e la responsabilità. Con Ibrahimovic per poco non venne alle mani..."
- 10:48 CdS - Sommer tra i pali, Bonny con Thuram: la probabile formazione
- 10:34 Heitinga: "Inter forte, avrei preferito non trovarla ora. Chivu? Ricordo che..."
- 10:20 Klaassen: "L'anno all'Inter è stato incredibile. Sono rimasto in contatto con..."
- 10:06 TS - Inter, calendario di Champions diviso a metà: serve partire forte. Quanti dubbi per Chivu
- 09:52 Bergomi: "Nuovo San Siro, giusto così: siamo rimasti troppo indietro. Ecco cosa manca allo stadio"
- 09:38 Mourinho torna in sella: è pronto a diventare il nuovo tecnico del Benfica
- 09:24 Chivu a Prime: "Sfida a un'italiana, so cosa pensano all'Ajax. Sommer? Non sarei coerente se..."
- 09:10 Dumfries a Prime: "Sconfitte con Juve e PSG? Sappiamo come superarle. Conta solo una cosa"
- 08:56 Stekelenburg: "Tante similitudini tra Ajax e Inter. Sommer? Non capisco..."
- 08:42 GdS - Champions e campionato: Chivu è già in discussione? Al tecnico serve accelerare: deve cambiare l'Inter prima che l'Inter cambi lui
- 08:28 GdS - Lautaro è in dubbio: Esposito insidia Bonny per giocare dall'inizio
- 08:14 GdS - Sommer confermato, tentazione Frattesi: la probabile formazione
- 08:00 Preview Ajax-Inter - Chivu "salva" Sommer e punta su Frattesi e Pio
- 00:37 GdS - Chivu ha deciso: gioca Pio Esposito. A centrocampo Frattesi con Calhanoglu e Sucic, riposa Barella
- 00:00 Dalla dirigenza ai giocatori: all'Inter manca coraggio. E Chivu è l'eccezione
- 23:45 Somma record per il FIFA Benefits Programme, Al-Khelaifi: "Premieremo ancora più club nel mondo"
- 23:31 Zilliacus: "Questa non è l'Inter che vogliamo vedere. Serve un intervento rapido"
- 23:17 In conferenza come in campo, Chivu va in tackle a difesa di Sommer: Yann rimane al suo posto
- 23:03 UEFA, Rosetti dopo il corso con oltre 160 esperti VAR: "Convinto al 100% che abbiamo i migliori"
- 22:58 Champions, la Juve rimonta il Borussia Dortmund nel finale: 4-4. Real ok dal dischetto, il Tottenham passa di misura
- 22:48 Serie A Women's Cup, Inter in semifinale con la Juventus: data, ora e luogo dell'incontro
- 22:34 Domani il recupero Virtus Verona-Inter U23: dirigerà l'incontro Mirabella di Napoli
- 22:20 Champions 2025/26, classifica ingaggi: svetta il Real seguito da City e Bayern. Inter unica italiana in top 10
- 22:05 FIFA, sarà un Benefits Programme da record. Ogni club che invia giocatori alle Nazionali avrà una quota
- 21:50 Dumfries a ITV: "Con l'Ajax l'occasione per riscattarci, vogliamo vincere. Siamo pronti"
- 21:36 Chivu a ITV: "Non sto pensando a me, ma all'Inter. Domani voglio che la squadra entri in campo per vincere"
- 21:22 Qui Sassuolo - Noie muscolari per Walukiewicz, il polacco è da valutare in vista dell'Inter
- 21:08 Chivu a Sky: "Prestazioni senza risultato? Bisogna avere fiducia. Presto Martinez avrà le sue possibilità, ma Sommer resta lì"
- 20:54 Juventus, Tudor spiega le scelte di stasera col BVB: "Tridente? Giocato due giorni fa con l'Inter e..."
- 20:45 Champions, le rivali dell'Inter partono bene: Arsenal e Union SG vincono in trasferta contro Athletic Bilbao e PSV
- 20:40 Chiellini: "Tutti contenti per la vittoria con l'Inter. Ora sogniamo in grande, ma restiamo coi piedi per terra"
- 20:38 Chivu in conferenza: "La prestazione con la Juve c'è stata. Sommer giocherà, Lautaro vedremo domani"
- 20:25 Atalanta, De Roon: "Non voglio spendere energie sul caso Lookman. Ci concentriamo su chi c'è"
- 20:25 Dumfries in conferenza: "Contento di avere Chivu come allenatore. Siamo forti, ma dobbiamo imparare a..."
- 20:10 Abodi sul commissario per gli stadi: "Valutiamo tanti nomi, spero nella scelta entro la settimana"
- 19:55 Juventus-Inter, Calhanoglu il più convincente. Podio per il nuovo arrivato Akanji
- 19:42 GdS - Inter, novità Frattesi: partirà dal 1' con Calhanoglu e Sucic. Lautaro verso la panchina: le ultime
- 19:29 Liverpool, Slot: "Non mi aspettavo di cominciare così bene. Ma l'Atletico è difficile da affrontare"
- 19:14 Caso Lookman, Juric ribadisce: "Siamo sereni, ci abbiamo già parlato e siamo stati chiari"
- 19:00 Rivivi la diretta! La VIGILIA di AJAX-INTER, le ULTIMISSIME di FORMAZIONE: dubbio LAUTARO?
- 18:48 Ajax, Heitinga a Sky: "Lautaro forse fuori? Al suo posto ci sarà comunque un giocatore di qualità"
- 18:34 Ajax, Klaassen a Sky: "All'Inter un anno indimenticabile, ho sentito De Vrij e Dumfries. Se segno esulto, ma con rispetto"
- 18:20 Tra Zenga e il Siracusa finisce a carte bollate: l'ex portiere dell'Inter mette in mora il club
- 18:07 Condò: "Lookman, vicenda dove hanno perso tutti. Domani Esposito o Bonny potranno dimostrare..."
- 17:53 Thuram capocannoniere, consolazione per l'Inter: scende a 8 la quota per il titolo finale