Lo ammetto, mi infastidisce ancora, nonostante sia già la seconda tornata dei gironi, non vedere l’Inter impegnata in coppa. Dopo tanti anni, tra martedì, mercoledì e infine giovedì dedicati al proscenio internazionale, non è facile abituarsi al fatto che l’apice agonistico della propria squadra in questi giorni siano le sedute ad Appiano Gentile. E in tutta sincerità non vorrei fare in tempo ad abituarmi mai, augurandomi che questa parentesi di mutismo europeo si chiuda nel giro di qualche mese.

Nonostante il leitmotiv mediatico siano il rigore concesso al Milan per fallo di Balotelli a Van der Hoorn (o forse è il contrario?) e una Juve che zoppica in coppa, resto tra le mura domestiche e mi concentro su una bella notizia: la convocazione di Maurito Icardi nella nazionale argentina. Un po’ casuale, a dire il vero, visto che l’attaccante di Rosario va a sostituire il concittadino Leo Messi, infortunato. E nessuno legga questo avvicendamento come un cambio alla pari o quasi. Sarebbe follia, tra i due c'è ancora un abisso tecnico che probabilmente non si ridurrà mai. Non è detto che Sabella gli conceda minuti in campo, ma non va escluso a priori. Molto dipenderà dalla classifica della Seleccìon e dall’eventuale qualificazione anticipata al Mondiale in Brasile. Un garbage time, detta all'americana, in cui potrebbe trovare spazio il classe 1993 strappato alla Sampdoria e alla concorrenza per 13 milioni di euro complessivi.

Premessa: fino a un paio di giorni fa Maurito era ancora a metà tra Italia e Argentina, qualcuno sperava ancora che Prandelli lo invitasse in nazionale prima del collega Sabella. Ma il nostro Ct avrebbe perso tempo, perché Icardi ha da sempre in testa solo la Seleccìon, si sente albiceleste nel sangue e mai avrebbe accettato di vestire i panni dell’oriundo con la maglia azzurra. Sono contento per lui, ci teneva e alla fine non ha neanche dovuto attendere troppo. Però al contempo mi spiace, da italiano, che non abbia preso una decisione diversa. Considerando l’instabilità di alcuni o l’età avanzata di altri attaccanti, uno come Maurito avrebbe fatto comodo alla nostra selezione, in cui l’Inter è poco rappresentata. Nota positiva: convocazione alla mano, la valutazione di Icardi è aumentata. Quanto? Beh, non stabilisco io i costi, ma con 2 reti su una ventina di palloni giocati e i prezzi in giro per l’Europa (anche per certi scarponi…) direi che Transfermarkt potrebbe aggiornare a 17-18 milioni il valore del suo cartellino. Con il tassametro che corre.

Quotazione che riguarda anche un altro giocatore per cui, personalmente, stravedo: Radja Nainggolan. A lungo ho sperato che la connazionalità con Thohir potesse essere un volano per portarlo a Milano in estate. Ci avrebbe fatto molto comodo, per quanto sia molto contento dell’impatto di Taider sul pianeta nerazzurro. La nostra redazione ha lavorato molto su questa pista, arrivando a scoprire che Radja era davvero in cima alla lista di mercato dell’Inter, ma solo se la nuova cordata avesse avuto il tempo di investire già sulla scorsa sessione di mercato. Una conditio sine qua non mai verificatasi. Molti tifosi interisti hanno storto il naso quando il l’indo-belga è stato avvicinato alla loro squadra. Ma credo che in tanti, dopo averlo visto in campo domenica scorsa (gol a parte, episodio fortuito), si siano convinti che starebbe benissimo nel centrocampo muscolare, tecnico e in perpetuo movimento che ama Mazzarri.

Nulla è perduto, Thohir e i suoi ricchi soci sono in arrivo e gennaio è dietro l’angolo. E se non ci fossero i tempi tecnici o le necessità, tutto può essere rimandato a luglio. Mi permetto un timido appello a chi si occuperà delle prossime campagne acquisti: azzannate la preda prima che fugga altrove. Alla lunga l’investimento verrà ripagato. Proprio come sta accadendo con Icardi.

 

P.S. - Nonostante il 'Ti ammazzo' rivolto all'arbitro e i generosi 3 turni di squalifica imposti da Tosel al giocatore, il ct Prandelli convocherà Balotelli per i prossimi impegni in nazionale. Altri chiodi nella bara del codice etico e della credibilità del nostro calcio.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 03 ottobre 2013 alle 00:00
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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