Stiamo vivendo un periodo che certamente passerà alla storia. Mi immagino tra svariati decenni mentre da nonno racconterò ai miei piccoli e futuri nipoti del marzo del 2020. Quando ci era proibito addirittura uscire di casa, se non per motivi legati alla salute e ai bisogni primari di tutti gli individui. Racconterò di eroi col camice bianco, di stupidi individui che non rispettavano le regole, dell’importanza della libertà: una condizione data per scontata e che si apprezza molto di più solo quando in un modo o nell’altro ti viene tolta o limitata. Ovviamente romanzerò un po’ la situazione: d’altra parte devo pure conquistare i miei piccoli ascoltatori. E poi sicuramente si passerà al calcio. In un modo o nell’altro pure la stagione 2019-20 sarà unica e irripetibile. Chiunque vinca e in qualsiasi modo vada a finire.

Ad oggi credo che davvero non si possano fare previsioni. Di fatto a fine aprile o a inizio maggio – quando in teoria la Serie A potrebbe ripartire – tutto sarà profondamente cambiato rispetto alle gare di inizio anno. Comincerà una sorta di nuova mini stagione in cui i valori del passato conteranno fino ad un certo punto. Ci saranno 2-3 mesi davanti da disputare tutti con il piede sull’accelerato. Immagino quindi preparazioni ad hoc, giocatori che faticheranno ad entrare in forma e altri che invece in quei 90 giorni potranno eventualmente anche diventare idoli insospettabili dei tifosi della propria squadra del cuore. Per questo credo sia difficilissimo fare previsioni. L’obiettivo dell’Inter secondo me deve restare quello di provare a impensierire chi sta davanti. Sei punti (contando di vincere il recupero con la Samp) e con uno Juventus-Lazio ancora da disputare, fanno pensare che tranquillamente ci si possa avvicinare alla vetta. E si deve puntare con forza a vincere l’Europa League. Guai in ogni caso a mollare in campionato. Non credo che succederà, ma nelle ultime stagioni piazzamenti certi stavano quasi per essere gettati al vento.

Non è però il tempo di analisi approfondite. Proprio perché purtroppo non si possano fare, causa possibili imprevisti. Intanto aspettiamo e sogniamo. Un mondo migliore, un bagno al mare, una passeggiata in montagna. E che la squadra del cuore trionfi in Italia e in Europa. Per una realtà fantastica che diventi concreta il prima possibile. Per rendere la storiella che racconterò ai miei nipoti ancor più avvincente.

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Sezione: Editoriale / Data: Ven 20 marzo 2020 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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