Il conto alla rovescia sta per terminare. La stagione 2025/2026 dell'Inter è pronta a partire. La nuova Inter di Cristian Chivu esordirà a San Siro contro il nuovo Torino di Baroni.

Non dovrebbero esserci sorprese in campo, se non la novità Sucic al posto dello squalificato Calhanoglu rispetto al tradizionale undici titolare di Inzaghi che ci ha accompagnato fino a qualche mese fa. 

La vera novità della Serie A 2025/2026 dell'Inter è sicuramente chi siederà in panchina. Chivu arriva a San Siro da "esordiente" come allenatore, nonostante la lunga gavetta nelle giovanili nerazzurre e le poche panchine in Serie A con il Parma, ma la sua importante carriera calcistica da giocatore parla da sola. 

Quello fatto vedere in questi primi mesi, Mondiale per Club compreso, è ben augurante in attesa di capire se ci saranno ulteriori regali dal mercato. Per quello tireremo le somme il 1° settembre a mercato concluso.

Ora è tempo di passare dal campo, di ripartire, di azzerrare il finale disastroso della passata stagione. Perché le scorie, inutile negarlo, ci sono ancora. Forse più nella testa dei tifosi che dei giocatori, chiamati al riscatto.

L'atmosfera di San Siro si preannuncia tutt'altra che accogliente con la Curva Nord che ha annunciato una protesta forte e decisa a partita in corso. Non proprio il migliore dei modi per ripartire. Perché gli altri hanno già iniziato a scaricare la pressione sull'Inter di Chivu, perché la gestione di alcuni momenti delicati e di alcuni episodi arbitrali dello scorso campionato non deve essere dimenticata. Perché siamo soli contro un sistema che non vede particolarmente simpatica una vittoria finale dell'Inter.

Dopo il 5-0 di Monaco e lo scudetto vinto dal Napoli, dovremmo compattarci tutto attorno all'Inter. Perché Chivu ne ha bisogno. Perché i ragazzi ne hanno bisogno. Perché l'Inter viene prima di ogni cosa. Caschetto in testa, tutti, e difendiamola. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 25 agosto 2025 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
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