L'Inter torna alla vittoria in quel di San Siro con un rigore dal sapore di buzzer beater realizzato da Icardi che regala un sorriso a Mazzarri e a tutto l'ambiente nerazzurro. Nel consueto appuntamento con “Da Zero a Dieci” andiamo a ripercorrere e a snocciolare i numeri che hanno caratterizzato la vittoria nerazzurra contro la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic.
ZERO – I palloni rubati a Gary Medel. Troppo facile concentrarsi sulla ritrovata solidità difensiva, molto più di impatto il dato statistico legato al cileno, sempre più padrone del centrocampo nerazzurro. Nessun avversario è riuscito a sottrarre palla al Pitbull e questo ha dato la possibilità alla difesa di avere un salvagente a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà. Per definirlo all'americana, Gary Medel è Mr. Money in the Bank.
UNO – Il punto di distacco, in attesa del risultato della Lazio, dell'Inter da quel terzo posto che tanto vorrebbe dire nell'economia futura dei nerazzurri. Sembrava un miraggio dopo le due sconfitte in fila col Cagliari e con la Fiorentina, ma complici i risultati degli avversari diretti, la banda di Mazzarri si trova nel nugolo di squadre che lottano per il terzo posto (al momento sono 7 sette candidate in due punti) con la possibilità di migliorare la classifica nell'anticipo di sabato contro il Parma.
DUE – I rigori consecutivi trasformati da Mauro Icardi. In molti si aspettavano l'argentino come punta di diamante dell'attacco nerazzurro e dopo un periodo di appannamento il rosarino è tornato a segnare e a decidere due gare molto importanti nella risalita della squadra, accollandosi la responsabilità di calciare dagli undici metri.
TRE – Le occasioni generate dagli esterni titolari dell'Inter, Dodò e Obi. Impegnati per la seconda volta consecutiva in 4 giorni, i due, pur non essendo apparsi in gran spolvero, sono riusciti a mettere in affanno volte la retroguardia blucerchiata.
QUATTRO – I falli del terzetto difensivo nel corso dei 90' sugli 11 totali commessi dall'Inter. Un dato che preso di per sé può voler dire poco, ma che se analizzato nel complesso fa vedere come la difesa abbia sofferto poco il tridente schierato da Mihajlovic, non dovendo mai ricorrere al fallo per fermare le avanzate blucerchiate. Se poi si considera che uno dei 4 falli è commesso in zona offensiva da Vidic, il dato è ancora più incoraggiante.
CINQUE – I tiri in porta tentati dall'Inter nella gara di ieri, incluso il rigore realizzato da Mauro Icardi, al quinto centro stagionale. Il cinismo è qualcosa che pare mancare alla banda di Mazzarri, come ha anche ammesso candidamente il mister al termine della gara, ma se si dovesse riuscire a sistemare qualcosa sotto porta, allora non si dovrebbe più soffrire fino al 90' pur creando tanto in fase offensiva.
SEI – Le occasioni avute da Rodrigo Palacio all'interno dell'area di rigore, che però El Trenza non è riuscito a concretizzare. Per un attaccante il gol è la cosa più importante, la medicina migliore per guarire i mali che lo affliggono, ma il nativo di Bahia Blanca nella gara contro la Sampdoria non ha saputo approfittare dei sei palloni gestiti negli ultimi 16 metri per sbloccarsi e dare una svolta a questa stagione partita male.
SETTE – I minuti dall'inizio della ripresa quando Zdravko Kuzmanovic è subentrato a un indolenzito Hernanes, cambiando la gara dei nerazzurri. Non solo il rigore procurato, ma tanti bei cambi di gioco ad allargare le azioni d'attacco e la grinta necessaria per sbloccare una partita difficile.
OTTO – Con Hernanes, sale a otto il numero degli acciaccati in casa nerazzurra. Va detto che molti di loro, Campagnaro, Guarin e Nagatomo sono sulla via del recupero e che per il Profeta non dovrebbe essere nulla di grave, ma se la gara contro il Parma fosse domani Mazzarri si ritroverebbe con le scelte davvero forzate.
NOVE – I passaggi sbagliati da Mateo Kovacic in tutta la gara. Autore di una prestazione monstre a tratti, il croato ha illuminato San Siro con alcune giocate per palati fini, ma si è anche mostrato solido in fase di impostazione, dato che questi nove passaggi non hanno influito sulla percentuale di quelli riusciti (che si attesta attorno al 90%). Meglio di lui solo Medel, che però aggredisce meno gli spazi e la gioca facile.
DIECI – I gol concessi dall'Inter in questa stagione. Dopo le nove reti concentrate in 3 partite, i nerazzurri sembrano aver ritrovato la compattezza che li aveva contraddistinti fino al tracollo contro il Cagliari e quello successivo a Firenze. Da questa ritrovata solidità bisogna ripartire per scalare la classifica.
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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