Un pareggio esterno contro l'Atalanta che non rilancia l'Inter dopo lo stop contro il Torino, ma che serve a non far perdere contatto dalla zona Champions League in vista del rush finale di questo campionato. Andiamo a ripercorrere in questo appuntamento con "Da Zero A Dieci" quelli che sono stati i numeri del match dell'Atleti Azzurri d'Italia.
ZERO - Quanto creato dall'Inter dei primi quindici minuti della gara di Bergamo e più in generale quanto raccolto nelle trasferte sin qui disputate. L'Inter ha avuto difficoltà a entrare nel match di sabato sera, ma a chi si stupisce di ciò c'è un dato da prendere in considerazione: i nerazzurri nelle 16 trasferte sin qui effettuate non sono mai riusciti a sbloccare la gara nel quarto d'ora iniziale del match e con ancora tre trasferte da fare bisogna necessariamente migliorare per incanalare al meglio le gare contro Chievo, Udinese e soprattutto Lazio all'ultima giornata.
UNO - Il punto che separa l'Inter dal quarto posto. Leggendo le reazioni dopo questo periodo complicato fatto da tre trasferte consecutive contro avversari comunque ostici pare che l'Inter sia ormai spacciata, ma la realtà dice che serve recuperare un punto sulla Roma per potersi appropriare dell'ultimo posto utile per la Champions League.
DUE - I tiri in porta dei nerazzurri nei novanta minuti di Bergamo e questo rappresenta il secondo dato peggiore stagionale alla pari delle gare con il Napoli e il Milan, di peggio si è fatto solo all'andata contro la Juventus quando ne venne scoccato soltanto uno.
TRE - Le gare passate dai nerazzurri senza segnare. Il trittico appena conclusosi ha avuto come refrain l'assenza di gol e, più avanti, vedremo nel dettaglio come questo sia il leitmotif delle gare in trasferta dell'Inter in questa stagione.
QUATTRO - L'Inter è quartultima per falli subiti a partita e questo denota come i nerazzurri riescano in poche occasioni a guadagnare campo sfruttando l'irruenza degli avversari. Peggio dell'Inter hanno fatto squadra come Napoli e Lazio, ma lo stile di gioco di queste due compagini non si fa influenzare da questo dato, mentre per i nerazzurri, più fisici, non riuscire ad avere la meglio nei contrasti anche guadagnando qualche fallo in più serve a spiegare anche la difficoltà di inizio match contro la squadra di Gasperini.
CINQUE - I tackle effettuati da Miranda, in assoluto il migliore dei suoi nella gara di sabato. Il brasiliano non aveva iniziato al meglio la stagione, ma sulla scia delle prestazioni di Skriniar ha elevato il proprio livello riportandosi sugli standard a lui consoni e a Bergamo se ne è avuta la controprova.
SEI - I dribbling totali effettuati e vinti dai giocatori dell'Inter, la metà da parte di Cancelo. C'è poca imprevedibilità da parte dei nerazzurri, questo è un dato di fatto ormai acclarato: non riuscire a saltare in dribbling gli avversari porta necessariamente ad affrontare le difese schierate e questo non può essere sempre favorevole, ogni tanto servirebbe la superiorità numerica per potersi rendere maggiormente pericolosi.
SETTE - I pareggi in più rispetto alla scorsa stagione. L'Inter ha perso 4 gare nel corso di questa annata sinora, un dato tutto sommato positivo, ma quello che forse lascia qualche rimpianto in più è quello relativo ai pareggi, forse troppi a questo punto della stagione: nonostante la formazione di Spalletti abbia collezionato 4 punti in più della compagine di Pioli, i numeri suggeriscono, alla luce anche delle gare disputate, che il differenziale poteva addirittura essere maggiore e superare la doppia cifra.
OTTO - Sono otto le trasferte consecutive in cui nell'Inter non va a segno un giocatore che non sia Perisic o Icardi. Eccezion fatta per la gara di Ferrara in cui a marcare per l'Inter fu la squadra di Semplici, è dalla partita contro il Cagliari che non finisce sul tabellino dei marcatori un nerazzurro diverso dall'ex Wolfsburg e dall'argentino: in quell'occasione fu Brozovic, ma la poca varietà realizzativa dei nerazzurri incide tantissimo sui risultati, specialmente quelli in trasferta.
NOVE - Le gare stagionali in cui l'Inter non è andata a segno e 7 di queste sono arrivate lontano da San Siro dove i nerazzurri faticano enormemente a trovare la via del gol. È vero, alcune di queste gare sono state degli scontri diretti e tutto sommato può non essere così spiacevole come cosa, alla luce anche dei risultati raccolti, ma se su 32 partite disputate un quarto di esse hanno visto i nerazzurri non marcare nemmeno un gol si capisce come si debba fare troppo affidamento alla fase difensiva per non incappare in sconfitte. E purtroppo non si può sempre tenere a zero gli avversari e alla lunga questo si paga.
DIECI - I punti di differenza fra il rendimento in casa e quello in trasferta, 35 su 48 quelli raccolti a San Siro e 25 su 48 quelli raccolti lontano dall'impianto milanese. Questa è la summa di quanto esposto precedentemente e che deve obbligatoriamente cambiare considerata anche la portata delle gare che rimangono da disputare in trasferta: raccogliere almeno 7 punti dei 9 ancora disponibili metterebbe al riparo anche in caso di scivoloni inattesi interni; se così non fosse bisognerà necessariamente fare bottino pieno in casa, battendo anche la Juventus. Migliorare in trasferta e fare bottino pieno in casa sarebbe ottimale e, magari, consentirebbe di raggiungere la matematica certezza della Champions League ancor prima dello scontro diretto finale contro la Lazio all'Olimpico.
VIDEO - BRASILE-RUSSIA, MIRANDA TORNA AL GOL CON LA NAZIONALE
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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