Lunga introspezione sulla sua infanzia difficile per l'ex centrocampista di Roma, Cagliari e Inter Radja Nainggolan, che intervistato di 'Het Huis', programma della tv belga fiamminga VRT, ha descritto senza mezzi termini il suo travagliato percorso da ragazzino: "È stato a causa di mio padre che siamo finiti in un centro di assistenza sociale. Grazie al'associazione benefica 'Mothers for Mothers', a volte ricevevamo sacchi di vestiti e pacchi alimentari", ha rivelato il Ninja, il cui padre Marianus Nainggolan partì dal Belgio per tornare in Indonesia, suo Paese di origine, quando lui e la sorella gemella Riana avevano solo cinque anni, lasciando la famiglia con una montagna di debiti. 

Nainggolan evidenzia poi l'importanza cruciale della figura materna: "Mia madre lavorava costantemente e poi andava a guadagnare qualche soldo extra in un bar. A volte non la vedevo per due giorni. In questo modo, poteva assicurarsi che avessimo ogni giorno un po' di soldi per comprare da mangiare. Ha fatto tutto il possibile per garantire a me e a mia sorella tutto ciò di cui avevamo bisogno. Ecco perché odio così tanto mio padre". La madre, però, fu colpita da un cancro e a 55 anni decise per l'eutanasia: "Perdere una persona così importante ti dà anche la forza di dare ancora di più. Se non mi fossi trasferito in Italia da giovane, le cose sarebbero potute finire male per me. Il calcio mi ha davvero salvato, perché da bambino ero un piccolo gangster. Se non hai niente, devi cercare qualcosa da avere. Rubavamo piccole cose. Ma questa è sopravvivenza ai miei occhi. A quel punto, non puoi fare altro".

Sezione: Copertina / Data: Ven 31 ottobre 2025 alle 20:55 / Fonte: Sporza
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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