Lunga intervista ai microfoni di Fifa.com per Gabriel Barbosa, l'attaccante che a suon di gol ha trascinato il Flamengo verso la finale di Copa Libertadores. Gabigol non esita a definire questo come l'anno della sua svolta, per diversi motivi: "Penso di essere cresciuto molto e questo mi rende molto felice perché sono ancora molto giovane. Ho cambiato molte cose nella mia vita da quando sono tornato dall'Europa, e quest'anno sono stato particolarmente concentrato su questo. Ho assunto un medico nutrizionista e ho tagliato i dolci che adoravo. Ho assunto uno chef. Mangio bene. Ho un fisioterapista e persone che si occupano di altre cose, e questo mi ha aiutato molto: posso concentrarmi sul calcio. Ho ottenuto delle statistiche meravigliose con l'aiuto del mio team, ma voglio sempre migliorare". 

Arrivato a quota 19 gol e superato Adriano, Gabigol è a un passo dall'eguagliare il primato di reti in campionato con la maglia del Flamengo che appartiene a Zico, con 21 reti: "È un grande onore, ma non merito di essere menzionato accanto ad Adriano e Zico. Sono leggende del calcio brasiliano e del Flamengo e hanno vinto titoli per questo club. Non ho ancora vinto nulla e c'è molto da fare per vincere i titoli del Brasileirao e della Libertadores. Inoltre, le mie statistiche sono il risultato del lavoro di tutto il team, non del mio. Sono molto grato ai miei compagni di squadra e al mio allenatore. Devo ammettere che il mio obiettivo non è solo quello di diventare un campione con il Flamengo, quindi ovviamente se diventerò miglior marcatore del campionato sarò davvero felice".

Barbosa ormai è diventato l'idolo dei tifosi del Flamengo. "E la cosa mi fa favvero felice, sono qui da poco e i gol e le vittorie aiutano ma i tifosi sono stati al mio fianco sin dalla prima partita. L'enorme affetto che mi hanno mostrato mi ha davvero esterrefatto: sono davvero grato a loro e provo a ripagare tutto questo in campo". L'annata è stata contraddistinta anche dal ritorno nella Nazionale brasiliana: "È stato incredibile. È bello poter giocare nella Seleção, la squadra del mio Paese, la più grande squadra nazionale del mondo. È stata un'esperienza incredibile. Imparo sempre cose quando sono lì. Mi è davvero piaciuto essere lì, indossare la maglia del Brasile e poter giocare qualche minuto. Il Mondiale del 2022? Per me è un sogno. Ricordo il Brasile mondiale nel 2002, anche se ero molto giovane, e anche il Mondiale del 2014 in casa nostra: non abbiamo ottenuto il risultato che volevamo, ma è stato uno spettacolo bellissimo. Il Brasile ha così tanti grandi giocatori in ogni posizione. Ci sono molte cose che devono accadere per realizzare il mio sogno, ma ogni giorno cerco di lavorare sodo per continuare a migliorare e mi piacerebbe poterci essere in Qatar". 

VIDEO - SANDRO MAZZOLA, GOL E GIOCATE DI UN ATTACCANTE STRAORDINARIO

Sezione: Copertina / Data: Gio 07 novembre 2019 alle 15:15
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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