Ancora dichiarazioni di Dejan Stankovic: tornato a Belgrado in qualità di testimonial del tour della Champions League che in questi giorni sarà esposta nella capitale serba, l'ex centrocampista dell'Inter, oggi vice di Andrea Stramaccioni all'Udinese, si è concesso anche ai microfoni del quotidiano locale Telegraf. Al quale ha rivelato quale è stata la gara della quale, in cuor suo, ha aspettato con ansia il fischio finale; e il ricordo corre alla magica serata del Camp Nou, quella semifinale di ritorno contro il Barcellona delle stelle: "Quella partita non vedevo davvero l'ora che finisse. In quella sera, non toccammo palla; in quei momenti, in testa hai come un tamburo e difficilmente riesci ad aspettare la fine dell'incontro".

Deki ha anche rivelato la partita che a suo dire ha cambiato la sua storia da giocatore: "Direi quella contro il Kaiserslautern, quando a 18 anni realizzai una doppietta in Coppa Uefa. Quando riesci a fare due gol in Europa da ragazzino, cambia la tua vita nel giro di una notte. Io ricordo tutte le mie partite, derby compresi, ma quella sfida contro i tedeschi per me è stata il punto di svolta della mia carriera". Sul suo gol più bello, invece, non si sbilancia: "Tutti per me sono stati belli e importanti, dipende da quale parametro si vuole utilizzare. Ho segnato gol che valevano il pareggio al 90esimo, e anche reti dalla lunga distanza. A me piace ricordarli tutti; vorrei sottolineare, però, che quei gol fatti da metà campo non si vedono certo tutti i giorni". 

Sezione: Copertina / Data: Sab 18 ottobre 2014 alle 21:25
Autore: Christian Liotta
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