Niente da fare. Mai una volta che ci danno una mano. Questo, ci scommetto, avrà pensato la maggior parte dei tifosi interisti al triplice fischio di Rizzoli. Milan batte Juventus 1-0, segna il gol decisivo Gattuso. Rossoneri momentaneamente a +8 sull'Inter. Una bella distanza, soprattutto per chi sperava in un passo falso dei cugini. E, invece, sono rimasti delusi coloro che si attendevano uno scatto d'orgoglio bianconero. Matri inesistente, Toni con limiti evidenti e una difesa piuttosto confusa. Al Diavolo è bastato un lampo (?) di Ringhio e una mezza papera di Buffon (in collaborazione con il pessimo manto erboso dell'Olimpico). Tre punti pesantissimi, inutile negarcelo. Tre punti che stavolta mettono pressione a chi insegue.

Ora sarà l'Inter a essere chiamata alla vittoria-del-giorno-dopo, così come fatto per due settimane consecutive dal Milan (prima a Verona col Chievo, poi nel posticipo con il Napoli). Il Genoa arriva a Milano privo di tre squalificati, ma in compenso ritrova forze che sembravano perdute per lungo tempo: Kucka, Konko, Chico e, seppur in parte, Milanetto. Senza contare i neofiti Rodriguez, Jankovic e Boselli, finora dei desaparecidos. In questi casi, chi capisce di calcio parla di “vittoria d'obbligo”, ma sappiamo bene che tutte le sfide nascondono insidie. Certo, non scopro l'acqua calda, però la partita di oggi pomeriggio peserà come quella con la Sampdoria. Se non di più.

Tornando al match di Torino, però, possiamo anche trarre delle indicazioni positive. Non è la prima volta che il Milan fa sua l'intera posta senza incantare. La squadra di Allegri si copre bene e sa pungere in ripartenza. Contropiede fatti più poggiandosi sulla forza e astuzia di Ibrahimovic, che sulla manovra d'insieme. Una tattica che sta funzionando qui in Italia, ma sembra non pagare altrettanto fuori dai confini nazionali: in Champions, i rossoneri hanno balbettato non poco.

Insomma, la distanza dalla vetta non è poca roba, ma qui nessuno mi pare invincibile. E sbaglia chi paragona questo Milan all'Inter dei tempi di Ibra: il raffronto non regge minimamente. Vi do un dato: quest'anno, rispetto alla stagione passata, il Milan ha solo 3 punti in più (61 contro 58). La verità è che l'Inter continua a pagare un fine 2010 sciagurato (vittoria con Parma, pareggi con Lecce e Brescia, sconfitte con Milan, Chievo e Lazio): è in questo scorcio di torneo che va ricercata la differenza attuale.

Una differenza ancora del tutto colmabile.
A meno che Gattuso non continui a segnare e Buffon a sbagliare.

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Dom 06 marzo 2011 alle 08:29
Autore: Alessandro Cavasinni
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