I tifosi nerazzurri, nella giornata di ieri, hanno nuovamente appreso che i misteri del calcio sono molteplici. Diego Milito è stato infatti escluso dalle liste per il Pallone d’Oro. Il top scoarer nerazzurro della stagione 2009/2010 non è stato di fatto inserito nelle lista dei candidati, che vede alcuni giocatori messi lì solo per riempire delle righe, senza essersi meritati tale posto. Che alla fine il premio sia chiuso a  3 o 4 campioni, e gli altri nomi fanno da corollario, è un dato di fatto, ma vedersi nella lista e magari ai piedi del podio (e Milito lo meritava), è un qualcosa che gratifica, non quanto forse la vittoria, ma comunque è un chiaro motivo di soddisfazione. Archiviata questa delusione, i sostenitori della Beneamata si concentrano su Wesley Sneijder, favorito (come giusto che sia) numero uno alla conquista del prestigioso orpello. Non c’è da nascondere il fatto che tutti noi abbiamo tifato (sicuramente) Olanda non appena la nostra Nazionale rientrava con le pive nel sacco dalla parte sud del continente africano, e non c’è da nascondere il fatto che se Arjen Robben avesse segnato almeno una delle due occasioni in finale, Wes avrebbe avuto una seria ipoteca sul premio, oltre che un campionato del mondo nel suo già ricco palmares. Già perché, negli ultimi giorni, sta crescendo il partito di chi vorrebbe uno spagnolo (Xavi, Iniesta) come vincitore del titolo, dato il grande Mondiale vinto dalle Furie Rosse.

Parole che, ad esempio, vengono fuori dalla bocca di Leo Messi, che inevitabilmente tira acqua al suo mulino, promovendo i suoi compagni di squadra come aspiranti vincitori, dimenticandosi forse che la stagione che ha portato alla kermesse iridata ha visto un solo protagonista, l’oranje nerazzurro che è stato uno degli artefici del Treble nerazzurro, uno che Xavi, Iniesta e anche Messi li ha battuti, li ha fatti piangere e li ha lasciati con i musi lunghi quel 28 aprile a Barcellona, quando già pensavano a come festeggiare quella Champions in casa del Real Madrid. Il Mondiale ha visto poi Wesley grande protagonista: ha trascinato l’Olanda ai quarti col gol decisivo sulla sorprendente Slovacchia, l’ha tirata fuori dal baratro contro il Brasile con una doppietta e l’ha spedita in finale con un gol all’Uruguay del titolato Forlàn, al quale è andato il premio di miglior giocatore in Sudafrica. Se questo non è un grande Mondiale, allora che cosa si può fare di più? Wesley lo ha sfiorato per un’inezia, a causa della scarsa mira di Robben e per la sfortuna di giocare in 10, perdendo per il gol di Iniesta a due minuti dalla fine della gara.

Andres Iniesta e Xavi Hernandes, per carità sono dei campionissimi ed i migliori interpreti nel proprio ruolo, ma nonostante il Mondiale e lo scudetto in Spagna, non meriterebbero il massimo premio FIFA, un premio che spetta di diritto a Sneijder. Sempre presente e sempre decisivo nell’Inter e nella sua Nazionale. Per dirla alla Mourinho: “Non può vincere Iniesta che ha giocato solo due partite”. E’ questa una delle paura del popolo interista, non vedere premiato il suo numero 10, dopo che il suo bomber non è stato, con somma vergogna per chi ha preso tal decisione, insignito almeno della nomination.

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Mer 27 ottobre 2010 alle 14:00
Autore: Alberto Casavecchia
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