Se Zanetti è la storia dell’Inter, Thohir è uno che la storia deve ancora farla e la strada scelta per lasciare un segno, è quella della riorganizzazione radicale del club. Nell’ultimo Cda, il presidente ha spiegato che, a livello di marketing, rende molto di più un calciatore giapponese rispetto ai tanti argentini che l’Inter ha in rosa. Però Thohir sa altrettanto bene come mettere alla porta Zanetti sarebbe un boomerang per i possibili contraccolpi nella tifoseria. Per questo il presidente, in arrivo oggi a Milano, proporrà un ruolo in società al capitano. E qui sta il nodo principale: perché non sarebbe intenzione di Zanetti diventare un 'tagliatore di nastri' oppure un uomo immagine però svuotato di potere all’interno degli ingranaggi del club, piuttosto al capitano piacerebbe diventare il dirigente di raccordo tra la squadra e il presidente, ruolo rimasto vacante dopo l’addio (mai tanto rimpianto) di Gabriele Oriali. Risulta difficile pensare che però Thohir possa accontentarlo: basta guardare l’organigramma già saturo del club a cui andranno aggiunti un capo scout, almeno un paio di ingressi nel marketing e un direttore della comunicazione.

Nella chiacchierata tra Zanetti e Thohir, a cui presenzierà molto probabilmente pure Filippo Cavadini, storico procuratore di Pupi (anche per motivi... linguistici), non metterà becco Massimo Moratti anche per volontà del capitano: troppo ingombranti sarebbero infatti i consigli dell’ex proprietario, oggi presidente onorario. Il finale? Tutto da scrivere. Però la sensazione è che, alla fine, Zanetti possa dire sì all’Inter anche a costo di rimetterci - ovvero di avere un ruolo senza un grande peso operativo - per tanti motivi che vanno dall’amore per il club a una famiglia (la moglie Paula e tre figli Sol, Ignacio, Tomas) ormai radicata a Moltrasio. Il tutto anche sacrificando la voglia di giocare ancora minimo per un anno.

Sezione: Rassegna / Data: Gio 06 marzo 2014 alle 11:17 / Fonte: Tuttosport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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