C'è chi dice no. In questo caso è Walter Mazzarri che sarebbe perplesso su un possibile ritorno di Ezequiel Lavezzi in Italia. Il timore è che il Pocho, talento cristallino ma di difficile gestione, una volta di nuovo alle prese con i metodi da sergente di ferro del suo allenatore ai tempi di Napoli, possa avere una sorta di crisi di rigetto. All’Inter l’argomento è di stretta attualità perché è ancora fresco il ricordo dell’esperienza negativa vissuta con Antonio Cassano che alla Pinetina ha ballato per qualche mese fino ad arrivare allo scontro con Andrea Stramaccioni che ha fatto da preludio all’addio. Sin dal suo insediamento alla Pinetina, Mazzarri ha voluto restituire certezze alla squadra e in un clima da anno zero dopo il nono posto dell’anno scorso ha preferito avere con sé tanti bravi soldati piuttosto che qualche campione di difficile gestione che meglio si può integrare in un organico già collaudato e cementato dai risultati.

Da qui il pollice verso a Cassano e le perplessità sorte nelle discussioni con Thohir e con i responsabili dell’area tecnica su Lavezzi. Anche perché è vero che Fredy Guarin potrebbe essere sacrificato per poter dare linfa al mercato in entrata, ma è altrettanto vero che il colombiano, al netto di alcune “distrazioni”, ha sempre applicato alla lettera i comandamenti dell’allenatore e nelle ultime partite ha dimostrato di aver capito alla perfezione quanto chiede Mazzarri al giocatore che deve galleggiare tra centrocampo e attacco.

Sezione: Rassegna / Data: Mar 31 dicembre 2013 alle 12:00 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandra Stefanelli / Twitter: @Alestefanelli87
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