"La Juve si allontana. Non di molto, 4 punti sono niente, ma per costanza di prestazioni, di piccoli miglioramenti e per la differenza insistente di Ronaldo, diventano una cesura". E' il pensiero espresso da Mario Sconcerti nel suo articolo d'analisi dopo la prima giornata di ritorno del campionato. "La notizia - spiega il giornalista - è il suo vantaggio raddoppiato ma anche l’ingresso in campionato di giocatori dispersi come Rabiot, Ramsey, lo stesso De Ligt. È strano sentire Sarri ancora accusato di non giocare alla Sarri, sia per i risultati ottenuti sia per una realtà tecnica evidente. La Juve gioca sempre un po’ meglio, con qualcosa in più. Ed è andata oltre il limite italiano. Oggi assomiglia molto a una squadra europea anche senza dannarsi l’anima. L’Inter pareggia a Lecce con lo stesso risultato che fu della Juve, ma il suo problema in più è che dal 6 dicembre di pareggi ne ha fatti ormai 4 su sei gare. Una media da quinto-sesto posto, inferiore ai 2 punti a partita che il Milan per esempio sta ottenendo da sette partite. La crisi di fatica che Conte temeva un mese fa è arrivata adesso. Senza corsa diventa decisiva la qualità e qui l’Inter lascia qualcosa agli avversari. Tutto sarebbe logico se riguardasse solo la Juve, ma non spiega il confronto con la Lazio le cui riserve sono anche meno come numero e si chiamano Cataldi e Parolo. L’Inter ha perso in sei partite 8 punti sulla Lazio. C’è una spiegazione più articolata o dobbiamo fidarci?".

I nerazzurri potranno avvicinarsi ai campioni d'Italia grazie al mercato: "Ora è in arrivo Eriksen, porterà certamente qualità in più - scrive Sconcerti -. Ma credo che anche Conte debba crescere con la squadra e capire che quando si perdono punti li perde anche il tecnico. Al di là dei miracoli che Conte vale, è lui che deve dire perché la squadra ha perso intensità da oltre un mese. Con Eriksen e Young migliorano tutti, non solo la squadra di Conte. Ma adesso si torna a sperare nell’effetto mercato per cambiare, non più solo per aggiungere". 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 20 gennaio 2020 alle 10:15
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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