"Il 21 gennaio prossimo saranno 37 anni, ma per Henrikh Mkhitaryan l’età continua a sembrare soltanto un numero". Oggi il Corriere dello Sport evidenzia l'importanza dell'armeno anche con Chivu in panchina e nonostante il passare degli anni. L'ex Arsenal resta un punto fermo dell'Inter: "L’elisir della sua eterna giovinezza sta facendo effetto anche in questa stagione, dove il minutaggio è calato solo in parte rispetto alla gestione Inzaghi e l’efficacia sul campo è rimasta intatta - si legge -. Se da un lato un peso importante lo gioca anche la sua capacità di gestire le energie, dall’altro lato c’è ancora negli occhi la prestazione sfoggiata contro la Roma nell’ultima partita di campionato, essendo stato colui che ha corso di più in campo coprendo addirittura la distanza di 12 chilometri. Allo stesso tempo il centrocampista dell’Inter riesce a sprintare e a mantenere la lucidità necessaria quando c’è da giocare il pallone, dopo aver conquistato ben presto anche la fiducia di Chivu per adattarsi ai nuovi meccanismi. In prospettiva il ringiovanimento della rosa è un chiodo fisso, ma l’Inter si tiene stretto uno dei propri pilastri almeno fino a quando, il 30 giugno prossimo, non scadrà il contratto attuale".

Gli sta mancando solo il gol, sfiorato in più occasioni come all'Olimpico, come quel palo nella ripresa. E la gestione è fondamentale, come testimonia il riposo totale di Bruxelles. "Avendo riposato, potrà essere al top per la partita di domani a Napoli dove la sua esperienza tornerà utile per provare a piazzare il terzo colpaccio esterno consecutivo. Non a caso Mkhitaryan ha scelto di continuare in maglia nerazzurra ancora per un altro anno proprio perché si sentiva pronto, ancora competitivo, dopo essersi tenuto il naturale beneficio del dubbio sul finale della passata stagione. Smaltita la cocente delusione di Monaco, anche lui si è rimesso in gioco per ripartire e provare a scrivere un epilogo diverso per il finale di carriera", spiega il CdS.

Sezione: Rassegna / Data: Ven 24 ottobre 2025 alle 11:02 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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