"Incensato per aver costruito un primato dalle macerie della scorsa primavera, ora che l’Inter viaggia a ritmo Benevento anche Luciano Spalletti rischia di finire sul banco degli imputati". A quattro giorni dalla sfida con la squadra di De Zerbi, la Gazzetta dello Sport focalizza la sua attenzione sul tecnico di Certaldo, per il quale - si legge sulla rosea - resta immutata la fiducia da parte di dirigenza e squadra. Anzi, in casa nerazzurra ci si aggrappa a lui per uscire dalle secche e ripartire verso il Santo Graal del quarto posto, sfuggito ieri per la prima volta dopo la vittoria della Lazio sul Verona.

Da Lucio ci si aspettano innovazioni a livello tattico come accaduto nella sua esperienza romana, ma a Milano è difficile uscire dallo spartito del 4-2-3-1 con il materiale umano a disposizione. Le differenze tra le due avventura di Spalletti - spiega la Gazzetta - sono rintracciabile anche a livello di rapporto con la dirigenza: all'Inter, per esempio, manca una figura che faccia da cerniera tra Pinetina e sede e la debita copertura della società. "A Roma, per esempio, era stata la dirigenza a dargli il mandato di mettere ai margini Totti. Qui il rapporto con Ausilio e Sabatini è buono, ma rimane il fastidio verso la proprietà che gli aveva promesso ben altro. Ovviamente però Spalletti fa pure tanta autocritica per avere alzato l’asticella con i vari slogan «senza tregua», «non poniamoci limiti», «siamo l’Inter e vogliamo vincerle tutte»".

Cosa sta dunque meditando Luciano per uscire dal tunnel lungo 9 punti in 10 giornate? "Di sicuro - chiosa la rosea - attende Icardi e Perisic, non leader naturali ma elementi che se ne fregano delle tensioni. Poi conta di rimettere quanto prima in condizione di giocare dall’inizio Rafinha e di completare la crescita di Cancelo e Karamoh. Non a caso un trio libero dalle zavorre della scorsa stagione. Ma il vero dubbio è se prevarrà lo Spalletti cocciuto o l’altro, gagliardo. Il primo sarebbe capace di insistere con il solito centrocampo lento anche per mettere la proprietà davanti all’evidenza che in rosa manca l’uomo che cambi ritmo. Il secondo cercherà di inventarsi qualcosa senza guardare in faccia nessuno". 

Sezione: Rassegna / Data: Mar 20 febbraio 2018 alle 10:15
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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