Senza Sensi, l'Inter tornerà a ruotare totalmente attorno a Marcelo Brozovic. Lo evidenzia oggi la Gazzetta dello Sport, che spiega: "Con l’arrivo di Sensi il ruolo di Brozovic è cambiato un po’ a sorpresa. Si pensava che il primo, ancora acerbo ad alto livello, dovesse solamente fare l’alternativa al secondo, ma già a Lugano si è capito che i due potevano convivere molto bene - si legge -. Così l’idea di Conte di puntare sul doppio play ha sgravato Epic di tante responsabilità. Prima era lui l’unico giocatore in grado di mettere la qualità a disposizione della squadra, da inizio stagione invece la presenza di Stefano gli ha dato molta più libertà. Il numero 77 gioca più arretrato, resta il cervello numero uno e uno dei pilastri dell’intero progetto contiano, ma la velocità dell’ex Sassuolo gli mette sul piatto molte più soluzioni e i palloni scambiati dai due sono tantissimi. Brozo gioca sempre (ha saltato solo gli ultimi 19 minuti nella serataccia con lo Slavia Praga, in cui è stranamente naufragato) e la differenza con Conte in panchina si vede anche nei suoi numeri. Rispetto all’ultimo campionato spallettiano il centrocampista croato è cresciuto alle voci passaggi positivi, palloni giocati, lanci e tiri medi a partita. E l’ultimo dato, soprattutto, è quello che salta di più agli occhi: un anno fa Brozovic concludeva molto poco, mentre oggi fa 2 tiri di media a partita e in bacheca ha il gol al Lecce (il primo stagionale dell’Inter) e quello nel derby. Un salto in avanti importante, insomma". Ora, con Sensi acciaccato, un piccolo ritorno al passato. Si spera, per il minor tempo possibile.

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Sezione: Rassegna / Data: Mar 15 ottobre 2019 alle 09:25 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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