Una  protesta totale quella dei tifosi nerazzurri, in cui sono stati risparmiati Thohir, Moratti (invitato comunque a fare piazza pulita degli amici che lavorano in società) e Mazzarri. Una gioranta grigia, raccontata dalla Gazzetta dello Sport: "Lo striscione simbolo della protesta, quello esposto martedì sotto la sede («Fuori le mele marce dalla società») dai mille che contestavano lo scambio Guarin-Vucinic, ha fatto nuovamente bella mostra di sé alle 13.30 circa, quando il pullman dell’Inter ha raggiunto San Siro. I ragazzi della curva Nord lo hanno srotolato. Ma stavolta era un po’ più lungo rispetto alla prima versione. E’ costato una bomboletta spray in più per aggiungere tre puntini di sospensione e tredici lettere. Ecco il testo aggiornato: «Fuori le mele marce dalla società... E dalla squadra». Andando per esclusione: i giovani non c’entrano, i nuovi acquisti anche. Facile intuire, anche visto il tam tam ricorrente, chi fossero i destinatari. Anzitutto la vecchia guardia, dunque i senatori dello spogliatoio, da Zanetti in giù. Quello striscione, insieme ad altri due («Moratti: ora che non hai più obblighi presidenziali, liberaci dalle tue amicizie familiari» e «In questo affare ci aveva visto bene solo Marotta»), è stato appeso fuori dallo stadio in uno dei posti di maggiore afflusso verso San Siro. La curva non ha voluto impadronirsi della protesta. Anzi, l’ha condivisa con il resto della tifoseria. Non a caso la Nord ha ringraziato tutti gli spettatori presenti con un altro striscione, questo sì portato dentro lo stadio. E’ stato aperto al 10’ del primo tempo ed è rimasto appeso tutta la partita: «Un applauso a tutti gli interisti». Chiara l’allusione alla vittoria dei tifosi nella trattativa Guarin-Vucinic". Insomma, una contestazione che ha unito tutto il popolo di fede nerazzurra presente al Meazza. 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 27 gennaio 2014 alle 11:16 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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