Come l’anno scorso, l’Inter soddisfa i requisiti del FFP Uefa a fine giugno grazie alle operazioni in uscita che coinvolgono i giovani del vivaio. Pinamonti, Vanheusden, Adorante e compagnia garantiranno circa 40 milioni di plusvalenze. “Quelli che mancano arriveranno dal difensore Rizzo (2,5) al Genoa, forse dal centrocampista Gavioli (altrettanto, sempre in rossoblù), infine da Burgio (Atalanta) e Merola (Bologna). Questi 4 sono tutti Primavera, in una riedizione di quanto avvenuto 12 mesi fa - conferma la Gazzetta dello Sport -. Allora si era ancora in regime di settlement agreement, ma esserne usciti, lo scorso maggio, non cancella la necessità della corsa alle plusvalenze. I criteri del Fair Play finanziario, quelli che si applicano a tutti club (non solo agli osservati speciali), prevedono che, tenendo conto degli ultimi tre bilanci, le spese non possano superare i ricavi di più di 30 milioni. Insomma, i conti degli ultimi 3 anni possono tollerare un -30 di passivo. Motivo per cui risentiremo parlare di plusvalenze anche il prossimo giugno. Però la quota potrebbe essere più bassa, visto che il fatturato del club è in crescita (dai 281 milioni del 2018 ai 360 circa con cui si chiuderà il 2019) e considerato che per i conti Uefa andrà in ‘archivio’ la stagione 2015-16, la prima di Suning che fece segnare un passivo di 140 milioni sul mercato (poche cessioni e 70 milioni spesi per Joao Mario e Gabigol). Il rigore negli investimenti resta, ma la situazione da cui partiranno i conti nel 2020 potrebbe essere più positiva”.

VIDEO - DANNEGGIA UN'AUTO A UTRECHT, SNEIJDER FERMATO DALLA POLIZIA

Sezione: Rassegna / Data: Dom 30 giugno 2019 alle 10:44 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print