Non solo note negative. Dalla serata dell'Olimpico, Conte ha tratto anche riscontri positivi. Uno più di tutti: Young e Candreva sono sempre più una certezza sulle corsie. I due hanno vinto i rispettivi duelli con i dirimpettai laziali, confermandosi fattori di prima importanza. Lo sottolinea la Gazzetta dello Sport: "L'arrivo di Young ha alzato di tanto il livello di qualità della fase offensiva. Young è il jolly che mancava: gioca a destra o a sinistra senza distinzione, garantendo cross sempre tagliati e insidiosi per gli avversari. Contro la Lazio, per un tempo, ha stravinto il duello con Marusic ed è arrivato al cross quattro volte, costruendo due occasioni da gol. Meglio di lui ha fatto solo Candreva, autore di 7 cross. Antonio è sicuramente la prima vittoria da allenatore dell’Inter di Conte: l’ex c.t. è riuscito a recuperare un giocatore che con Spalletti sembrava finito ai margini del progetto nerazzurro, destinato alla fase del tramonto della carriera. E invece Candreva c’è, nello spirito di sacrificio oltre che nel solito apporto offensivo: su e giù per la fascia senza risparmiarsi mai una rincorsa o un affondo, con una straordinaria puntualità nelle diagonali difensive. E contro la Lazio ha superato con largo anticipo le presenze dello scorso campionato (19 contro 18), ma è sopratutto il confronto del minutaggio a segnare la differenza: la sua presenza in campo è più che raddoppiata, con 1.267 minuti giocati contro gli appena 493’ dell’ultimo anno con Spalletti". Fasce blindante, insomma, anche perché pure Biraghi e Moses, quando chiamati in causa, hanno sempre risposto presente.

Sezione: Rassegna / Data: Mar 18 febbraio 2020 alle 09:39 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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