"Mourinho è un allenatore speciale. Anzi, unico. Il tecnico portoghese riesce a sommare tante qualità. Che sia un vincente lo ricorda la sua storia. E se può essere considerato «normale» conquistare una Liga sulla panchina del Real, devono essere catalogate alla voce «imprese» il successo in Champions con il Porto e lo storico «triplete» alla guida dell’Inter". Complimenti su complimenti dalla Gazzetta dello Sport per l'ennesima imrpesa di José Mourinho. "Mou è anche un formidabile motivatore. Nessuno come lui riesce a entrare nella testa dei giocatori e a conquistarli. Ottenendo da vecchi campioni o talenti in erba il cento per cento del loro potenziale. Inoltre riesce a trasmettere un senso di appartenenza alla maglia veramente speciale. Oriali, uno che lo conosce bene, ha spiegato che nella finale di Champions tra Inter e Bayern l’allenatore portoghese aveva mandato in campo non undici ma trenta uomini. Perché aveva coinvolto in quella sfida anche le riserve, i suoi collaboratori, lo staff medico, persino massaggiatori e magazzinieri. Il terzo aspetto è di natura tecnico-tattica. Mourinho non è schiavo di un’idea o di un modulo. Lui opera delle scelte mirate in virtù dell’avversario che affronta. Lo Special One ha vinto partite importanti adottando il classico catenaccio più contropiede e ne ha vinte altre proponendo anche cinque attaccanti veri. Una duttilità che è un pregio raro in un mondo, quello degli allenatori, pieno di «integralisti tattici». Riassumendo abbiamo indicato tre indizi che sommati costituiscono una prova: Mourinho è il tecnico più forte del mondo".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 10 aprile 2014 alle 11:44 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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