"L’imbarazzante primo tempo di giovedì, che l’Inter ha attraversato camminando e senza mai tirare in porta, spiega tanto. Udinese troppo chiusa? Anche contro la Juve si chiudono, ma Conte ne ha vinte 15 su 15. «Comodo, ha Tevez...», si dirà. Garcia non ce l’ha, gioca spesso senza centravanti eppure ne ha vinte 12 su 15 all’Olimpico e ha raccolto 35 gol contro i 21 dell’Inter. Quanti possono schierare Palacio, Icardi e Milito? Quanti la qualità di Hernanes, Guarin, Kovacic, Alvarez, gente che salta l’uomo e trova la porta? Apriscatole per difese chiuse Mazzarri ne ha in abbondanza. Ciò che manca è un gioco per far fruttare tanta potenzialità. L’Atalanta ce l’ha e, senza stelle, ha vinto 10 volte in casa". Questa la dura analisi della Gazzetta dello Sport, che ormai chiama "San Zero" lo stadio Meazza, vista la pochezza di Inter e Milan nelle gare casalinghe. 
"Conte, che non vive di solo Tevez, ha organizzato da tempo una rumba di incursori che ha portato agli 11 gol del solo Vidal. Guarin (3), Cambiasso (4), Alvarez (4), Taider (1), Hernanes, Kovacic, Kuzmanovic, Botta, Mudingayi insieme ne contano 12. Nello spettacolare gioco degli inserimenti della Roma, i soli Florenzi (6), Pjanic (4) e Strootman (5) ne sommano 15. Juve e Roma appaiono come meccanismi sincronizzati, in cui ognuno sa come e dove agire. L’Inter no. Come hanno confermato Guarin e Hernanes che giravano palla, ma non sapevano come e dove attaccare l’area dell’Udinese. L’Inter gioca a memoria solo quando trova spazi aperti e può scatenare gli esterni, per lo più in trasferta quindi. Ecco perché fatica a San Siro. Ecco perché ha segnato 5 gol in più fuori casa. Gli arbitri, i pali e la sfortuna non spiegano tutto. La verità profonda è tattica. Ripartire è logica da provincia. La quotidianità di una grande è aggredire con qualità di gioco e varietà di schemi una squadra inferiore e chiusa. Qui l’Inter e Mazzarri devono crescere parecchio. Per questo Thohir li tiene sotto esame. E anche il pubblico che fischia". 

Sezione: Rassegna / Data: Sab 29 marzo 2014 alle 12:08 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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