GdS - Banega l'accorciatore di tempi e di spazi, tutto con semplicità. Quello che serviva all'Inter

Può esserci qualcosa di buono in una sconfitta per 6-1? Sì, secondo la Gazzetta dello Sport. E quel qualcosa di buono si chiama Ever Banega, l'Accorciatore. "Il nuovo numero 19 tocca il primo pallone con la maglia nerazzurra addosso dopo sedici secondi dell’amichevole col Tottenham: è una sponda di petto, spalle alla porta. Stop e passaggio insieme, una finezza. Non è un dettaglio di poco significato. Vale più di una presentazione ufficiale. Signori, ecco a voi Ever Banega, detto l’Accorciatore. Di tempi e di spazi".

Un affarone l'ingaggio dell'argentino a costo zero, Mancini ha avuto modo e tempo di studiarlo e di ritagliargli lo stesso ruolo interpretato a Siviglia. Non si tratta di un regista, ma di un 'libero' della fase offensiva. Banega parte da trequartista, sale per portare il primo pressing quando il pallone è tra i piedi dell'avversario e poi se lo fa consegnare quando viene recuperato. Mai più di un tocco o due se non strettamente necessario, per accorciare i tempi di giocata. Poi la distribuzione della sfera ai compagni alla distanza giusta. Con esterni come Perisic e Candreva si troverà a suo agio e il gol del croato ieri contro il Tottenham ne è un chiaro esempio.

Banega oggi è proprio il giocatore che mancava all'Inter, quello da ultimo passaggio rapido, senza ghirigori ne inutili dribbling, tutto con grande semplicità. "Ci sono stati momenti, durante la partita col Tottenham, di autentico spettacolo registico. Niente male per uno che il Mancio ha conosciuto da vicino da pochissimo: Banega ha salutato il Siviglia il 18 maggio dopo la finale di Europa League vinta, è andato in vacanza dopo il 4 luglio, giorno della finale di Coppa America persa dalla sua Argentina contro il Cile, si è presentato alla Pinetina il 19 luglio e da allora ha lavorato con Gregucci. Può solo migliorare, insomma. Ma per uno che accorcia tempi e spazi non è un problema", chiosa la Gazzetta dello Sport.