Antonio Conte e Roberto D'Aversa si conoscono molto bene. Si affronteranno stasera in Parma-Inter, gara nella quale si sono già affrontati in passato, ma la loro amicizia risale ai tempi del Siena, nei primi anni 2000, quando Conte era il vice di Gigi De Canio e D'Aversa faceva parte della rosa dei calciatori. "Se mi aspettavo l'Inter a questi livelli? Zero dubbi. Conte è un mister nato, un animale da campo, maniacale nei dettagli. Già allora aveva le idee chiarissime e traspariva la sua determinazione. Le faccio un esempio: mi chiese di poter riprendere e urlare con i giocatori durante la partita, dato che io ero più pacato. Capii immediatamente che la sua voglia di collaborare lo avrebbe portato lontano".

De Canio sottolinea come entrambi siano allenatori che si sono fatti da soli. Nel caso di Conte, "vincendo sul campo i campionati, a differenza di Pirlo che grazie al suo passato da grandissimo calciatore è partito subito dalla panchina della Juventus". L'ex tecnico del Siena 2005/'06 sta dalla parte del collega interista anche nel caso Eriksen. "Ha dimostrato le proprie capacità e la sua onestà intellettuale. Un mister prende certi provvedimenti dopo aver considerato svariati aspetti, non guarda soltanto se uno è bravo o meno".

Quanto a Parma-Inter, "sulla carta i nerazzurri sono favoriti, ma il calcio è bello perché spesso accade l’imponderabile. Scudetto? Ho sempre pensato che questo potesse essere l’anno dell’Inter. A maggior ragione adesso".

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Sezione: Rassegna / Data: Gio 04 marzo 2021 alle 09:36
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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