Degli screzi con Francesco Totti ormai si sa tutto. Meno di quelli con Igor Denisov ai tempi dello Zenit o Marek Jankulovski nell'Udinese, senza dimenticare Christian Panucci. Oggi il Corriere dello Sport prova quasi a psicanalizzare l'atteggiamento di Luciano Spalletti, che sembra avere un conto in sospeso con gli uomini forti degli spogliatoi. E la distanza con Mauro Icardi è solo l'ultimo esempio di questa tendenza, definita tale dal quotidiano romano.

"Esistono comportamenti quasi autolesionistici dai quali non si riesce a uscire. Si vive come un’obbligatorietà a ripeterli. Accade sul lavoro e anche nella famiglia, nella relazione di coppia. E’ inquietante sapere che chiunque può restarne prigioniero - dice la psicoterapeuta Alessandra Graziottin, interpellata dal giornale -. Una seconda riflessione riguarda la capacità o l’incapacità di un leader, tipo un allenatore, a rapportarsi con il più importante degli uomini che gestisce. Quello che in teoria dovrebbe essere il suo ponte con il resto del gruppo, l’elemento di armonia. Il comportamento di un uomo è un grande fiume con tanti affluenti, non c’è una sola causa. Conta il carattere, conta il temperamento e in molti casi conta l’abitudine a una strategia che magari molte volte ha funzionato e viene replicata anche in ambienti nei quali è dannosa. A un leader serve duttilità. La presenza di donne forti, Wanda o Ilary, nella vicenda costituisce un ulteriore elemento di complicazione, estraneo agli schemi. Servirebbe un passo indietro da parte di tutti". 
 

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Sezione: Rassegna / Data: Dom 31 marzo 2019 alle 09:39 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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