L'edizione odierna de Il Corriere dello Sport analizza dal punto di vista tattico la sfida di ieri tra Inter e Torino: "La differenza l'ha fatta l'interpretazione del primo tempo, l'atteggiamento con cui le due squadre sono entrate in campo. L'Inter, che voleva regalare a Thohir una vittoria utile per avvicinarsi al quarto posto, ha iniziato pressando più alta del solito per non concedere agli avversari di girare palla con facilità e di provare le verticalizzazioni improvvise per i rapidi Cerci e Immobile; il Torino, privo di 3 difensori squalificati (Bovo, Glik e Maksimovic) e di due esterni mancini (Pasquale e Masiello), si è sentito insicuro e ha preferito rintanarsi nella propria metà campo sperando di evitare il terzo ko consecutivo coprendo tutti gli spazi. Ne è venuta fuori una prima frazione quasi a senso unico, con i padroni di casa più pericolosi (10-1 i tiri) e spesso in controllo (63% di possesso palla), mentre i granata sono stati costretti a difendersi con la linea a 3 rinforzata dai due laterali Vesovic e Farnerud.

L'Inter è passata solo alla mezz'ora perché è stata incapace di alzare troppo il ritmo, di esprimere una manovra imprevedibile e di sfondare con gli esterni che non sono più quelli di inizio stagione, ma ha sempre dato la sensazione di avere in pugno la sfida grazie alla qualità in mezzo al campo di Hernanes, all'abilità di Cambiasso di attaccare "alti" gli avversari e al lavoro in fase di pressing degli attaccanti. Mazzarri ha voluto indirizzare a un Toro ferito un messaggio fin dall'inizio, è passato in vantaggio e, a dispetto di qualche persistente problema in fase di finalizzazione, stavolta non ha mollato i tre punti".

Sezione: Rassegna / Data: Lun 10 marzo 2014 alle 10:34 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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