Nella sua lunga carriera in panchina, Luigi Cagni ha avuto anche la possibilità si allenare i fratelli Inzaghi, Simone e Pippo, nella sua esperienza a Piacenza. L'ex allenatore ne parla brevemente ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: "Due bravissimi ragazzi. Simone dotato di qualità tecniche che Pippo non aveva ma era più… giocherellone. Pippo un fenomeno, mai vista una ferocia simile. Hanno il calcio nel sangue e nella testa. E meritano i successi che oggi raccolgono. Simone però mi fa incazzare, dai, non può stare sempre sulla riga per tutta la partita…".

Ci spiega cosa accadde con il suo ex amico Zenga alla Sampdoria?
"Fine estate 2015, Walter mi chiama: “Gigi, dammi una mano con la fase difensiva”. Tenga conto che gli ho fatto da fratello maggiore alla Sambenedettese, la nostra amicizia durava da trent’anni. Facciamo la preparazione, mi fa lavorare pochissimo. Un giorno a Bogliasco mi dice: “Gigi, il presidente Ferrero non ti vuole più”. Chiedo al ds Osti se è vera ‘sta cosa. Osti mi dice di no, se l’è inventata Walter. Torno da Zenga, è lì che balbetta, dice che i calciatori gli hanno detto che sono anziano… L’ho mandato in quel posto dove non batte il sole. La sera mi telefona Ferrero: “Cagni mi spiace, ma Zenga non la voleva più. Non si preoccupi, a novembre lo esonero”. È andata proprio così".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 18 maggio 2025 alle 12:28
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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