A pochi giorni dal parere della Soprintendenza che ha definito San Siro privo di interesse culturale, spianando di fatto la strada al progetto di Inter e Milan, Beppe Bergomi si dice favorevole alla sostituzione del Meazza con un nuovo stadio: "Io sono sempre per guardare avanti e mettere da parte le emozioni più forti: abito di fronte a San Siro. lo vedo ogni giorno quando esco di casa, fa parte della mia quotidianità - racconta a Il Giorno -. Dobbiamo essere realisti però: Inter e Milan hanno bisogno di uno stadio nuovo, la città pure. Se i due club vogliono tornare ad alti livelli e vincere trofei, devono avere una casa all'altezza delle ambizioni e tenere due stadi e impensabile. Guardiamo avanti portandoci nel cuore i ricordi. Credo che la diversità di opinioni sia una risorsa, quelli che diranno che buttare giù San Siro è un terribile errore, andranno compresi e rispettati. Ognuno ha vive la propria sensibilità a suo modo, io guardo avanti e San Siro lo porterò sempre con me". 

All Meazza, lo Zio ha vissuto momenti indimenticabili: "Due su tutti: la prima volta che sono sceso in campo e la vittoria della Coppa Uefa a Milano. Ma la mente è piana di immagini, aneddoti, ricordi: ho ancora in mente quando arrivammo in pullman allo stadio e non esisteva il garage sotterraneo, passavamo in mezzo ai nostri tifosi. L'ampliamento col terzo anello, ho vissuto questo stadio al cento per cento". 

In caso di abbattimento, Bergomi vorrebbe tenersi con sé dei cimeli: "Vorrei che venissero salvate le targhe in marmo affisse sulla rampa di San Siro, dove vengono raccolti tutti i titoli e i trofei conquistati da Inter e Milan: è un simbolo della storia del calcio milanese e non solo, mi piacerebbe rivedere quelle targhe nel nuovo stadio". 

Sezione: Rassegna / Data: Sab 23 maggio 2020 alle 11:56
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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