Dopo il netto 4-0 con cui l'Inter ha liquidato la pratica Genoa all'esordio in campionato, Lele Adani si sofferma in particolare su tre singoli: "Un gol e un assist per Dzeko, un gol e un assist per Calhanoglu - sottolinea l'ex difensore alla Gazzetta dello Sport -. Ecco, il turco è rimasto sui valori visti nell’ultimo periodo al Milan. Non so se può essere il nuovo Luis Alberto di Simone Inzaghi, ma rispetto a qualche anno fa ha preso autostima, fiducia nei colpi che ha nel repertorio. Non sarà Eriksen nel controllo dei tempi di gioco, ma è più costante nella corsa. Però a stupirmi è stato un altro giocatore, che c’era già lo scorso anno. Parlo di Vidal. E un impatto inaspettato, nell’unica porzione di partita in cui il Genoa stava cercando di reagire. Se entri dalla panchina e incidi così, vuol dire che l’atteggiamento è quello giusto".

Inzaghi sta camminando sul solco tracciato da Conte.
"Vero, Antonio crea degli automatismi nella difesa a tre che non si perdono. Anche in impostazione, nella proposta: Inzaghi è sempre stato più morbido alla Lazio, ma l’Inter si muove a memoria, ha i codici di Conte in testa. Soprattutto quando viene coinvolto Handanovic nel gioco palla a terra: guardate la disposizione dei centrali e di Brozovic, uguale allo scorso anno".

Dovrebbe arrivare un ulteriore rinforzo in attacco: che profilo prenderebbe?
"Leggo di Thuram e Correa, io andrei su Muriel. Ma anche i primi due hanno un senso: il francese perché è un attaccante di “tutte cose”, fa il centravanti o l’appoggio a uno come Dzeko; il secondo perché ha i colpi".

 
Sezione: Rassegna / Data: Dom 22 agosto 2021 alle 09:15
Autore: Mattia Zangari
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