CASTELLAZZI 5- – Media tra un primo tempo pessimo, dove combina pasticci in serie, specie in occasione dei gol (ma un berretto come ha fatto Handanovic no?), e un secondo tempo invece almeno sufficiente, dove ha il merito di compiere due interventi prodigiosi su Sanchez. Sul gol di Domizzi fa quel che può rischiando anche un colpo duro.

MAICON 5 – Il brasiliano deve dedicarsi maggiormente alla sfuriate del duo Armero – Di Natale spingendo meno del solito. Nella ripresa, poi, paga dazio costante al colombiano. Handanovic si lamenta per una simulazione in area poco prima del 45esimo: ma è lui stesso a negare il contatto.

LUCIO 5,5 – Coi suoi interventi molto muscolari spezza quando può la manovra friulana. Anche un tiro in porta, seppur molto timido. Poi gli avanti dell’Udinese prendono il largo dandogli costantemente due giri di vantaggio.

CORDOBA 5 – Sanchez è davvero una furia, lui deve usare soprattutto il gioco maschio per provare a contrastarlo, come in occasione del ‘body-check’ sul finire del primo tempo. Morganti però non lo grazia quando commette un altro brutto fallo ai danni di Asamoah. Sbaglia nell’applicare il fuorigioco aprendo le porte del tris a Domizzi e rischia nel finale subendo il pressing di Pinzi. Salterà il Palermo.

CHIVU 6- – Sanchez e Isla lo mettono in difficoltà netta, lui prova a fare il suo non senza difficoltà, anche se nella ripresa compie due interventi importanti. Anche per lui ammonizione pesante, che gli costerà il match col Palermo. Esce toccato duro da Isla. DAL 92’ SANTON SV

ZANETTI 6 – Tenta di mettere in imbarazzo la difesa bianconera, ma è utile come sempre anche in difesa: specie quando neutralizza un contropiede dell’Udinese chiudendo ogni spazio a Di Natale.

CAMBIASSO 6 – Suo il primo tiro in porta della partita. Solito pendolino tra difesa e attacco, sfiora il gol colpendo male di testa e innesca un’altra azione pericolosa. Nella ripresa ci starebbe un penalty su di lui per fallo di Benatia, poi risente del calo complessivo della squadra.

THIAGO MOTTA 6+ – Dai suoi piedi nascono le migliori giocate interiste. Suo il merito del gol di Stankovic, quando con il suo pressing strappa palla alla difesa udinese imbeccando il serbo in maniera perfetta. Parte da lui anche il contropiede coast-to-coast poi non concluso da Eto’o. Anche l’inizio ripresa sembra promettente, fino al naufragio globale, con tanto di ammonizione. DAL 70’ BIABIANY 4 – Nell’ordine: perde palla in un contrasto con Sanchez, abbatte Asamoah, regala il pallone a Di Natale, sbaglia un paio di passaggi semplici per Eto’o. Basta?

STANKOVIC 6,5 – Ingaggia un duello tutto personale col portiere udinese Handanovic. Bellissimo il colpo di biliardo dell’illusorio vantaggio nerazzurro, poi tiri potenti e parate strepitose contraddistinguono tutto il primo tempo. Sul gol di Di Natale, la punizione nasce da una simulazione parecchio palese di Inler.

ETO’O 5 – Parte sempre molto defilato, riesce però a conquistare palloni importanti e a impostare qualche azione offensiva. Anche se per vederlo tirare in porta bisogna aspettare la mezz’ora. Poi Benatia gli prende le misure negandogli anche quello che gli riesce meglio, la giocata a saltare l’uomo.

PANDEV 5 – Costretto dai movimenti di Eto’o a inventarsi prima punta, lui si sacrifica ma non può molto. Poi, l’arbitro Morganti sembra avercela con lui: prima subisce un contatto duro nell’azione del pareggio di Zapata, poi l’arbitro ascolano non sanziona un durissimo intervento da parte del colombiano stesso.

ALLENATORE: LEONARDO 5 – Al primo esame importante, l’Inter subisce una sonora bocciatura. E dire che l’inizio è stato promettente, ma poi l’Udinese fa valere il suo entusiasmo e soprattutto i suoi meccanismi di gioco formidabili: i nerazzurri resistono per poco meno di un tempo, poi affondano sparendo dal campo dopo il terzo gol.

UDINESE: Handanovic 7; Benatia 7, Zapata 6,5, Domizzi 6,5, Isla 7; Pinzi 6,5 Inler 7, Asamoah 7, Armero 7+; Sanchez 7,5, Di Natale 7,5. Allenatore: Guidolin 8.

ARBITRO: MORGANTI 4,5 – Non vede il fallo su Pandev prima del pari di Zapata, sanziona Stankovic dopo la simulazione di Inler e non prima quando lo svizzero ha preso davvero fallo; lascia correre su un durissimo contrasto Zapata-Pandev, fino al possibile rigore su Cambiasso (ma lì l’azione è proseguita a favore dell’Inter). Quando vede bene, in occasione della presunta simulazione di Maicon, lo fa perché è lo stesso giocatore a dire che non c’era né rigore né corner. Legittimi i gialli.
ASSISTENTI: MAGGIANI – CALCAGNO 5,5
 

Sezione: Le Pagelle / Data: Dom 23 gennaio 2011 alle 14:41
Autore: Christian Liotta
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