HANDANOVIC 5,5 - Dopo l'impreciso colpo di testa alto di Correa, scalda di guantoni respingendo il mancino insidioso di Luis Alberto. Si divide le colpe con Perisic nel pareggio della Lazio: può fare molto meglio sulla schiacciata aerea di Milinkovic-Savic. 

SKRINIAR 6,5 - Conte lo promuove ancora dal 1' e lui comincia il suo match ringhiando alto su Immobile. Quando può prova a sganciarsi in avanti come chiede Conte, concedendosi anche qualche uscita in eleganza (una volta addirittura con un tunnel) per fuoriuscire da alcune situazioni scomode. DAL 78' D'AMBROSIO SV

DE VRIJ 6,5 - Ogni suo tocco di palla è accompagnato dai fischi dei mille tifosi presenti nel suo vecchio stadio, ma lui non fa una piega. Sempre pulito negli interventi, controlla la linea difensiva con la classica sicurezza che lo contraddistingue. 

BASTONI 6,5 - Torna titolare come terzo di sinistra dopo la panchina di Benevento e la prima uscita da vice-De Vrij. In avvio di gara sbaglia il primo passaggio, poi con lo scorrere del cronometro trova più convinzione. Salva sul destro di Luis Alberto. 

HAKIMI 6,5 - Dopo i due assist e il gol messi in tasca nelle prime due uscite nerazzurre, il treno marocchino riparte col turbo e non rinuncia mai ad infastidire Marusic. Corre come ci si attende e crossa senza pensarci troppo su: o con il destro ad uscire attaccando il fondo o con il mancino a tagliare rientrando dentro il campo. Prova anche la conclusione, stavolta senza fortuna. 

GAGLIARDINI 5,5 - Ottiene la meritata conferma in mezzo al campo dopo la grande prestazione del 'Ciro Vigorito'. Contribuisce al lavoro sporco e al pressing, provando a trovare verticalità quando si presenta il corridoio libero. Non sempre è dentro la partita. DAL 67' SENSI 5 - Si posiziona dietro le punte con il compito di aumentare la fantasia. Ingenuo, cade nella provocazione e rimedia un rosso che riporta la parità numerica.

BARELLA 6 - Nella distinta ufficiale figura come mediano nel 3-4-1-2, ma in campo è lui ad alzarsi di qualche metro per fare il trequartista. Ha il compito di disturbare Leiva in impostazione, con la licenza di buttarsi negli spazi quando ha spazio davanti. Cerca spesso la giocata verso le punte e risulta prezioso nelle seconde palle. Torna in mediana dopo l'ingresso in campo di Sensi. 

PERISIC 5 - Trova spazio dall'inizio sull'out di sinistra, dove è costante il duello in velocità con l'intraprendente Lazzari che lo mette in difficoltà sin dai primi minuti. Dalla sua fascia arrivano i pericoli maggiori, ma propizia il vantaggio di Lautaro con un fortunato rimpallo che si trasforma in un assist involontario. Perde il duello aereo con Milinkovic-Savic nell'1-1 laziale. DAL 67' YOUNG 5,5 - Prende il posto di Perisic sulla corsia di sinistra: fare peggio del croato è difficile. Si limita a controllare le sfuriate di Lazzari, che lo costringe quasi subito al giallo. 

VIDAL 6,5 - Dopo la botta rimediata a Benevento stringe i denti e scende in campo anche all'Olimpico affiancando Gagliardini in mediana. Sempre con il solito coltello tra i denti. Fa da diga e aiuta in entrambe le fasi, limitando l'estro di Luis Alberto. Provoca la reazione da rosso di Immobile, si becca il giallo e lascia il campo (e la Lazio in dieci). DAL 73' BROZOVIC 6 - Torna a far coppia con Barella in mezzo al campo, prendendo il posto dell'ammonito Vidal. Sfiora il gol del 2-1 con il sinistro deviato che si spegne sul palo. 

LAUTARO 7 - Poco reattivo, comincia la sua partita sbagliando qualche controllo di palla in zone calde del campo. Il primo squillo degno di nota arriva con la girata volante dopo mezz'ora di gioco, il secondo qualche minuto dopo e si trasforma nel mancino che piega le mani di Strakosha e porta l'Inter in vantaggio. Da lì in poi entra nel vivo del gioco e sfiora la doppietta. DAL 78' SANCHEZ SV 

LUKAKU 5 - Combatte contro Radu prima e Bastos poi, senza rinunciare allo scontro fisico. Fa salire la squadra lavorando spalle alla porta, ma appare ingolfato e più nervoso del solito. Il primo (e unico) tentativo verso la porta biancoceleste arriva solo a inizio ripresa.

ALL. CONTE 6 - Si presenta all'Olimpico confermando quasi totalmente il blocco sceso in campo a Benevento. Tra le modifiche dell'undici iniziale c'è anche Lautaro, che ricambia la fiducia con la rete sblocca-match. Ma c'è anche Perisic, che soffre la corsa di Lazzari e lo tradisce. Il collega Inzaghi è costretto ai cambi precoci, lui aspetta e se li gioca dopo il 65', quando la stanchezza inizia a comandare. Stavolta non ha ragione, ma strappa comunque un punto su un campo difficile. 

LAZIO: Strakosha 6; Patric 6, Acerbi 6,5, Radu sv (dal 15' Bastos 6; dal 45' Parolo 6); Lazzari 7, Milinkovic-Savic 6,5, Leiva 5,5 (dal 78' Escalante sv), Luis Alberto 6 (dal 78' Akpro sv), Marusic 5 (dal 35' Fares 5,5); Correa 5,5, Immobile 5. All. Inzaghi 6. 

ARBITRO: GUIDA 5 - Lascia correre i contatti al limite, creando particolare fastidio ad entrambe le panchine. Il primo giallo del match arriva per un fallo a palla lontana del neo-entrato Fares su Hakimi, il secondo per le vistose proteste di Lukaku. Ma il metro non è equilibrato, come dimostra la mancata sanzione per Leiva che lo manda palesemente a quel paese. Rifila un rosso a Immobile per la reazione su Vidal, che si becca l'ammonizione. Stesso trattamento per Sensi (espulso nonostante una reazione meno violenta) e Patric (che rimedia un giallo). Concede solo 4' di recupero. 
ASSISTENTI: Carbone 5,5 - Longo 6.

Sezione: Pagelle / Data: Dom 04 ottobre 2020 alle 17:06 / Fonte: dall'inviato all'Olimpico
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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