HANDANOVIC 7 - Passa più o meno tutto il primo tempo da spettatore non pagante all'interno del campo del centro sportivo di Riscone. Compie solamente un paio di interventi di ordinaria amministrazione più una bella parata bassa in uscita su Berko e un'altra decisiva su Mendler. (Dal 45' CARRIZO 6 – Incolpevole sui gol dei tedeschi svolge poi solo il ruolo di spettatore non pagante per tutto il resto della gara. Compie ogni tanto qualche intervento perché la linea difensiva subisce troppo).
MONTOYA 6,5 - Spinge, e anche tanto. Dal lato destro d'attacco dell'Inter si propone tantissimo e spesso e volentieri arriva in fondo creando grattacapi a Baumgartel. Ovviamente il valore dell'avversario è ben diverso da quello medio delle squadre che affronteranno i nerazzurri nella prossima stagione, ma Martin, cosa più importante della prestazione odierna, sembra già in buona condizione. (Dal 45' NAGATOMO 6 - Non può spingere come chi ha giocato la prima metà di gara per la pressione portata dalla squadra tedesca: una seconda frazione senza spunti, ma senza particolari errori da segnalare).
RANOCCHIA 6,5 – Inizia molto bene, al netto del valore dell'avversario dimosrandosi sicuro e puntuale in chiusura in più di un'occasione. Finisce meno bene la prima frazione di gioco dove la stanchezza di questi primi giorni di ritiro si fa sentire. (Dal 45' ANDREOLLI 6 - Non regge nell'uno contro uno Fischer nell'occasione dell'1-4, ma va detto che sono più i meriti dell'attaccante che demeriti del centrale nerazzurro che però si rende protagonista in negativo anche del secondo gol avversario).
JUAN JESUS 6 – A differenza di Ranocchia appare meno sicuro in fase di chiusura e la condizione non appare ottimale. La prova lampante è il tentativo di chiusura su Badiane in cui tenta di saltarlo riuscendo solamente a fargli carambolare la palla addosso. In ritardo anche nell'occasione per Mendler dove un suo errore di posizionamento viene salvato dall'intervento di Handanovic. La sufficienza gli viene dalle attenuanti generiche di cui godono tutti i giocatori che hanno da poco iniziato il ritiro. (Dal 45' POPA 6,5 - Prestazione in linea con quella di Andreolli, con la differenza di non essersi trovato coinvolto nel gol della bandiera dei teutonici. Da segnalare anche ottimi disimpegni e una serie di buoni anticipi che hanno giustificato la scelta di Mancini di portarlo in ritiro).
D'AMBROSIO 6 - Spinge tanto anche lui sulla sua corsia di appartenenza, ma differentemente da Montoya arriva poco sul fondo. Va detto che il suo fisico, sicuramente più imponente del brevilineo ex Barcellona. Tutto sommato una buona prova che lascia intravedere margini di miglioramento. (Dal 45' SANTON 6 - Vale lo stesso discorso fatto per Nagatomo. Il laterale tornato a Milano a gennaio non ha compiuto alcuna azione significativa né in senso positivo né in quello negativo).
BROZOVIC 7 - E' il centrocampista che tutti gli allenatori sognano di avere: un equilibratore perfetto che sa difendere, che sa impostare e servire assist negli ultimi 30 metri, e che si rende pericoloso in zona gol. Uno dei migliori di questa prima uscita stagionale dell'Inter. La sua condizione va sicuramente migliorata, seppur di poco, ma la sua grinta può far ben sperare. Adesso si aspetta solo di vederlo con Kondogbia dall'altra parte del centrocampo e un regista vero in mezzo a loro due. (Dal 45' BALDINI 6,5 - Schierato prima largo a sinistra nel tridente offensivo e poi seconda punta al fianco di Delgado, il giovane canterano)
GNOUOKOURI 6,5 – Dimostra di avere le qualità per giocare in mezzo al centrocampo a 3 disegnato da Mancini. Tempi ottimi di gioco e una grande visione di gioco lo innalzano al ruolo di canterano con più possibilità di accumulare minuti con la prima squadra. Pecca nella fase di protezione della palla rendendo evidente la carenza a livello fisico, ma i margini di miglioramento sono evidenti a tutti. A dimostrazione di ciò c'è il fatto che è il solo, insieme ad Hernanes ad iniziare la ripresa salvo poi uscire zoppicante per i crampi. (Dal 58' TAIDER S.V. - Non è giudicabile la prestazione dell'ex Sassuolo aggregatosi ieri sera al gruppo e che ha svolto una sola seduta, per di più personalizzata nella mattinata di oggi)
KOVACIC 6,5 - Inizia bene, ma con il passare del tempo sembra mancare in concentrazione tanto da apparire, alle volte, lezioso. Perde palloni pericolosi in fase di disimpegno che non si tramutano in reti per il valore dell'avversario. E' senza dubbio, però, che con un paio di giocate è riuscito ad illuminare il pubblico che ha gremito l'impianto altoatesino. (Dal 45' DIMARCO 6,5 - Niente male il terzino adattato centrocampista. Tenace e grintoso, recupera degli ottimi palloni e non disdegna la sortita offensiva. Nel finale cala come tutti)
HERNANES 6,5 - Corre tantissimo, ma è poco preciso in quella zona del campo in cui servirebbe solamente un passaggio per mettere in porta Palacio ed Icardi. La condizione c'è, non è un problema, ma il dispendio fisico nel raccordare i due reparti si ripercuote sulla sua lucidità. Il fatto che dimostra come Mancini creda tanto in lui è che viene schierato esterno destro nel 4-3-3 del secondo tempo e a lui vengano destinate la maggior parte delle indicazioni del tecnico jesino, salvo poi ritornare trequartista con l'ingresso di Taider. (Dal 64' KONDOGBIA 6,5 - Un po' di affanno, ma la classe c'è. Due, tre ottimi disimpegni, giocando la palla senza paura e non temendo di osare la giocata. Idolatrato dai tifosi, buon impatto col mondo Inter)
PALACIO 8 – Ricomincia da dove si era interrotta la stagione del Trenza, al secondo pallone toccato l'attaccante argentino realizza la prime due reti stagionali dei nerazzurri quest'oggi in maglia bianca. Oltre ai gol svaria tantissimo lungo il fronte d'attacco tanto da sembrare che di Palacio in campo ce ne siano due almeno. L'inizio di stagione evanescente dell'anno scorso, dovuto e all'infortunio e all'arrivo ritardato causa Mondiale, sembra lontano anni luce. (Dal 45' DE MICHELI 6,5 buona prova per il ragazzino della Primavera che tenta di dettare i tempi a centrocampo e in un paio di occasioni riesce anche a dare palloni giocabili)
ICARDI 7 - E' merito suo l'assist per il secondo gol di Palacio a cui recapita pure un pallone al bacio che colpisce la traversa. Corre tanto e agisce poco all'interno dell'area, ma quando lo fa trova subito la rete. L'attaccante argentino non fatica a trovare il gol e, si sa, per un attaccante è quella lo cosa più importante (Dal 45' DELGADO 6 - Prova senza infamia senza lode ma ereditare il peso dell'attacco da Icardi non è semplice).
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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