"Io non avrei mai lasciato un club nel quale ho vinto tutto: soprattutto perché l'Inter ha dato a Mourinho più di quanto abbia ricevuto da lui". Se i tifosi nerazzurri - e il calcio italiano tutto - andassero cercando un ideale sostituto del portoghese, a 360 gradi s'intende, dal campo alle frasi a sensazione, non c'è Capello o Benitez che possa battere Zdenek Zeman. Che, peraltro, un pensierino alla "pazza idea" di Massimo Moratti di portarlo a Milano comincia a farcelo davvero. "Perché no? A 63 anni - ammette in un'intervista alla Gazzetta dello Sport - non mi considererei una scommessa. E, comunque, mi sento bravo. I complimenti di Moratti e i giudizi della gente mi regalano, ogni giorno di più, la speranza di rientrare a certi livelli. Se l'ho ringraziato per la 'nomination'? Non ho il suo numero, ma approfitto ora per esprimergli la mia gratitudine, indipendentemente dalla scelta che farà. Se dovessi consigliargli un allenatore comunque non avrei dubbi: Guardiola. Negli ultimi anni ha proposto il calcio più spettacolare".

La sferzata finale è dedicata allo Special One. Secondo il tecnico boemo sono pochissimi i meriti da attribuire a Mou per lo storico triplete. "La differenza - dice - l'hanno fatta i campioni che la società gli ha messo a disposizione. E poi conoscete la mia mentalità: non ho mai apprezzato il calcio alla Nereo Rocco...".

Sezione: News / Data: Mar 01 giugno 2010 alle 10:36 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alfredo Corallo
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