JULIO CESAR SV – Deve sporcarsi le mani solo due volte in tutto l’incontro: prima per bloccare in maniera agevole un tiro senza troppe pretese di Palacio, poi per bloccare a terra un rasoterra innocuo di Palladino. Poi, assiste alla goleada.
MAICON 7,5 – La torre a imbeccare Cambiasso per la rete che apre la serata è sua: preambolo ad una serata da incorniciare. Grandissimo il lavoro del “colosso”, che sulla sua fascia lascia poco o nulla agli avversari, tenendo bene a bada anche le voglie di un Palladino che nei primi minuti aveva provato a creare qualche apprensione ma che poi si perde rendendosi vivo solo nel finale, e poi andando a proporsi spesso in avanti. Nella ripresa mantiene la stessa intensità, trovando il coronamento della sua performance con la rete dello 0-5 che chiude i conti. Dopo la steccata di Stankovic dello 0-3, reclama gli applausi di Marassi: la panchina del Genoa non gradisce e dopo la fine del primo tempo lo attacca pesantemente, su tutti Scarpi che verrà espulso.
LUCIO 7,5 – Il solito corazziere, che insieme a Samuel blinda la difesa rendendo vano anche il più timido tentativo degli avversari di affacciarsi. Per sottolineare però quanto il capitano della Nazionale verdeoro abbia ben fatto, basti un episodio: ovvero quando, a risultato ormai definitivamente acquisito, si immola per dire di no a Palladino lanciato a rete.
SAMUEL 7,5 – Ormai si fa fatica a trovare le parole per descrivere quanto importante sia l’argentino nell’economia della squadra. Oltretutto, la vicinanza di un elemento come Lucio gli sta facendo guadagnare punti su punti in tema di sicurezza, e per uno come lui è dire molto se non tutto. Una certezza, più forte anche del dolore che nella ripresa lo tiene a terra facendo tremare i tifosi nerazzurri. Nulla di grave per fortuna, ma Mourinho decide di non rischiarlo in vista della partita con la Dinamo Kiev. DAL 77’ CORDOBA SV
CHIVU 7,5 – Per lui era una serata importante, considerando che arrivava da due partite non proprio brillanti. Il romeno risponde alla grande, regalando un’ottima performance: prende in consegna Sculli e gli chiude tutti gli spazi, e soprattutto nella ripresa talvolta molla gli ormeggi per tenere alta la tensione lì in attacco. Per due volte rimbrotta Balotelli reo di non essere nel posto giusto.
ZANETTI 7 – Un capitano da applausi: si propone nuovamente come schermo aggiunto dei difensori andando a chiudere i varchi e recuperare palloni un po’ su tutto il fronte. Perfetto l’intervento col quale soffia il pallone a Zapater dando il la all’azione del gol di Balotelli.
CAMBIASSO 7 – Magari deve ringraziare Modesto che col suo piede allunga in rete la sua conclusione fuori equilibrio regalando il vantaggio all’Inter, ma il “Cuchu” non si è fatto notare solo per quell’azione iniziale; anzi, Cambiasso spende tantissimo per la squadra, facendo la spola tra difesa e attacco cercando spesso il dialogo coi due trequartisti Sneijder e Stankovic. Il primo a essere però tenuto a riposo per la Champions è lui. DAL 45’ VIEIRA 6,5 – Entra sullo 0-3, ma l’Inter dimostra di non essere ancora sazia e lui si adegua, tenendo alto il ritmo a centrocampo e poi dando il suo contributo al tabellino grazie alla bella conclusione sull’ennesimo assist vincente di Sneijder.
MUNTARI 7+ – La risposta più attesa è arrivata: quella del ghanese, reduce dai fischi subiti nella partita con l’Udinese, episodio spiacevole che questa sera ha dimostrato di essersi messo alle spalle. Muntari ci mette grinta, volontà, determinazione; si spende alla grande in marcatura mantenendosi alle calcagna degli avversari, Papastathopoulos in primis. Tanta voglia viene alla fine premiata, quando resiste alla carica di tre difensori genoani aprendo a Maicon le porte del quinto gol.
SNEIJDER 8 – E dire che nei primi minuti appare un po’ frenato: ma nonostante questo, riesce a entrare nell’azione del primo gol perché è lui a battere la punizione dalla quale nasce lo 0-1. Ma subito dopo, l’olandese da vita ad un irresistibile crescendo rossiniano. Moto perpetuo per tutto il campo, un rebus irrisolvibile per gli avversari, soprattutto un tocco vellutato col quale trasforma in oro ogni pallone che si trova a giocare. La sua percentuale di passaggi riusciti sfiora il 100%, innesca due volte Stankovic, poi trova Balotelli per lo 0-2. A questa inesauribile fonte si abbevererà nella ripresa anche Vieira. Strappa applausi, l’olandese, anche per la sua incredibile generosità, che lo porta anche a cercare la palla a ridosso della linea difensiva. DAL 73’ MANCINI 6 – Aiuta a tenere l’Inter alta nei minuti finali.
STANKOVIC 8 – L’inedito abbinamento con Sneijder, alle spalle di Balotelli unica punta, è una scelta che riscontra il suo gradimento. Il serbo dimostra di gradire questa combinazione al punto che con l’olandese da vita ad un tandem inarrestabile, dall’intesa stracollaudata, capace come pochi di ribaltare clamorosamente il gioco. Deki ha voglia di gol, e soprattutto nel primo tempo fa tremare i difensori rossoblu andando per tre volte vicino alla conclusione vincente. Che però trova nella maniera più incredibile, facendo rivivere, nel recupero del primo tempo, l’incubo Mascara ad Amelia, che finisce con il servirgli un assist incredibile convertito nel serbo nella “volée” da centrocampo che si infila beffarda in porta. Nella ripresa, legittimato dal risultato gioca giusto un po’ al risparmio, ma ciò nulla toglie alla sua grandissima partita.
BALOTELLI 7+ – Il suo approccio all’incontro è un po’ irruento, contraddistinto da alcuni colpi proibiti con i difensori del Genoa. Ma quando si concentra sulla partita, Mario si dimostra capace di grandi cose. Bravissimo a raccogliere il passaggio di Sneijder e convertirlo nella sua prima rete stagionale, sempre pericoloso soprattutto in rapporto al numero di palle gol arrivategli, catalizza falli a bizzeffe. Forse denuncia ancora qualche traccia di indisciplina tattica, ma il carattere e la voglia di fare no, quelli ci sono eccome.
ALLENATORE: MOURINHO 8 – Senza le punte di diamante Milito, Motta ed Eto’o, contro un Genoa che specie in casa sa come fare male: i preamboli non erano dei più rassicuranti per lui. E invece, ecco spuntare un’Inter praticamente perfetta, abilissima a lavorare d’orchestra e a non concedere agli avversari il minimo spazio per colpire. Gelato dal gol dopo pochi minuti, il Grifone va presto in rottura prolungata, e per i nerazzurri la strada diventa presto in dolce discesa.
GENOA: Amelia 4; Biava 4,5, Moretti 4,5, Bocchetti 5; Papastathopoulos 5+ (70’ Tomovic 5), Milanetto 5, Zapater 4,5, Modesto 4,5; Palladino 6, Floccari 4,5 (62’ Crespo 5), Sculli 5- (62’ Palacio 5). Allenatore: Gasperini 5.
ARBITRO: MORGANTI 6 – L’atmosfera intorno alla gara nei primi minuti è alquanto elettrica, con diversi momenti di tensione che riesce a tenere a bada seppur non senza fatica. Poi, il match prende una certa piega e per lui diventa più facile amministrare. ASSISTENTI: COPELLI – DI LIBERATORE 6
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