La Juventus corre, corre tanto. Corre insistemente per 90 minuti, al punto che qualcuno sul web è arrivato a muovere qualche sospetto di aiuti non proprio leciti somministrati ai giocatori bianconeri. Al momento solo semplici illazioni, per carità, anche se la pagina web Sport&Stars di International Business Times Italia ha sbirciato l'organigramma della società bianconera e si è soffermata su un nome in particolare: quello del medico spagnolo Julio Tous Fajardo, che compare nello staff della Juventus alla voce preparatore atletico, e che soprattutto era ricercatore associato presso il laboratorio della performance sportiva (Inefc) dell'Università di Barcellona, venuto alla ribalta come preparatore del Barça allenato da Frankie Rijkaard.

Si legge sul sito: "Dice di lui il Corriere della Sera '...già preparatore atletico nel Barcellona targato Rijkaard e di campioni del tennis come Nadal e Moya è un grande specialista dei lavori di potenziamento muscolare. Il suo motto è quanto mai esplicito: la forza ringiovanisce, la resistenza invecchia'. Insomma non l'ultimo arrivato e decisamente esperto in materia "massimizzazione prestazioni muscolari e sportive". Su Fajardo sono cadute in passato anche accuse di doping, legate ad un suo assistito, vale a dire l'asso del tennis Rafael Nadal: "come si apprende da TennisWorld Italia, "le "Journal de Dimanche" aveva inserito nella cosiddetta "lista nera", della quale fanno parte 58 ciclisti tra cui personaggi di primo piano quali "Piti" Valverde, Ivan Basso, Francesco Mancebo, Jan Ullrich e Alexandre Vinokurov, anche atleti di altri sport tra i quali il tennista Rafael Nadal e ben cinque atleti del Real Madrid additati come "clienti" della clinica del dottor Eufemiano Fuentes". Già, quel famoso Fuentes a capo della centrale di doping ematico scoperta nel 2010 in Spagna e al centro della famigerata Operacion Puerto.  

Continua ancora il portale: "Già nel 2009 a seguito di una serie di infortuni dichiarati dal giocatore, lo spagnolo potè saltare i controlli antidoping prima di Winbledon, con una fitta rete di sospetti sollevata da colleghi tennisti e esperti dell'ambiente. Dopo il declino ci fu il possente ritorno del fenomeno spagnolo ma solo dopo una cura miracolosa. I giornali spagnoli hanno riportato che la cura di cui ha usufruito Rafa sia la PRT (Platelet Rich Therapy, terapia ricca di piastrine, traducendo alla lettera), nella quale il sangue del paziente viene preso e centrifugato in un macchinario, quindi il sangue coagulato viene iniettato nella zona dell'infortunio. Nadal stesso ha evidenziato come sia un trattamento "doloroso ed applicato direttamente sul tendine". Questo è un dettaglio non trascurabile, in quanto solo la parte del corpo in questione può ricevere il trattamento della PRT, altrimenti perseguibile dall'antidoping. (...) Insomma un trattamento basato sull'iniezione di sangue "arricchito" con i fattori di crescita grazie al quale l'organismo rigenera più velocemente i tessuti lesionati nel corpo dell'atleta ed è impossibile determinare a posteriori questo tipo di pratica a meno che non sia dichiarata direttamente dall'interessato. Molti sospetti su Nadal, ma nessuna condanna fino ad oggi".

Insomma, un nome intorno al quale si erge un alone di mistero: tante le domande da porsi intorno al signor Tous Fajardo, esperto di quel potenziamento muscolare che ha fatto emergere gli atleti spagnoli negli ultimi anni, ma che al tempo stesso ha generato più di una volta sospetti pesanti di uso di sostanze illecite. Anche se comunque fino a questo momento, come detto, il preparatore non è mai stato condannato in alcun grado di giudizio.

 

Sezione: News / Data: Mar 02 ottobre 2012 alle 15:10 / Fonte: IBTimes.com
Autore: Redazione FcInterNews / Twitter: @FcInterNewsIt
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