Dopo essere passata all’incasso con Saras, la famiglia di Massimo Moratti ora guarda altrove. La cassaforte di famiglia, la Massimo Moratti Sapa (di cui i principali azionisti sono i figli dell’ex patron dell’Inter, Angelo Mario e Giovanni, ma le quote sono in usufrutto al padre Massimo), ha infatti chiuso il bilancio al 30 giugno 2025 in rosso, complici non solo gli investimenti e il dividendo, ma anche per una corposa quota versata come “erogazioni liberali”. Come emerge dai documenti consultati da Calcio e Finanza, dopo il maxi utile da 280 milioni derivante dalla cessione della quota residua in Saras nel bilancio al 30 giugno 2024, nel corso dell’esercizio chiuso il 30 giugno 2025 la società ha reinvesto una buona parte dei proventi in beni mobili immobili e fabbricati che spaziano dall'area tra Robbiate e Imbersago, in provincia di Lecco, fino a Barcellona in Spagna e Londra, più quadri e oggetti d'arte. Oltre a partecipazioni in altre società come  Energy Dom S.p.a., Rewind Turbine S.r.l. e Lombarda Acque.

A livello di conto economico, l’esercizio si è chiuso con una perdita di 14,8 milioni di euro (rispetto al maxi utile di 280 milioni al 30 giugno 2024) a causa dell’aumento dei costi e al calo delle entrate. Nel 2025, Moratti ha incassato 4,4 milioni come plusvalenze su titoli e 4,8 milioni come interessi attivi bancari. I proventi finanziari, così, sono passati da circa 295 a 11,5 milioni di euro. Una perdita coperta dalle ingenti riserve a patrimonio netto, che infatti è passato da 471,8 a 427,4 milioni di euro. Tuttavia, il calo non ha riguardato soltanto il rosso a bilancio, ma anche un dividendo da 29,5 milioni di euro per gli azionisti, la cui distribuzione è stata deliberata nell’assemblea andata in scena il 27 gennaio 2025.

Sezione: News / Data: Mar 16 dicembre 2025 alle 20:13
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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