Prima della gara vinta con l'Atalanta a San Siro, Roberto Gagliardini ha risposto a cinque domande poi pubblicate dal club sul Match Day Programme. L'ex centrocampista della Dea, tra le altre cose, ha raccontato un aneddoto legato alla sua infanzia: "Papà da piccolo mi chiamava Duracell e ancora oggi mi ricorda questa cosa. In effetti sono sempre stato un bimbo molto vivace, non mi fermavo mai un attimo. Sono rimasti gli anni e sono rimasto così, sono molto attivo anche sul campo".

Crescendo, con il tempo, gli sono stati affibbiati tanti altri soprannomi, come 'camion che si mette di traverso' coniato da Luciano Spalletti: "In parte questa definizione rispecchia le mie caratteristiche per il fatto che gioco a protezione della difesa e contengo il gioco degli avversari  - ha spiegato Gaglia -. Certo, sono alto e forte fisicamente e questo mi aiuta moltissimo. Occupare più zone del campo è l’obiettivo che mi pongo ad ogni partita e per ottenerlo è necessario correre e non mollare neanche di un centimetro".

Sezione: News / Data: Mar 21 novembre 2017 alle 17:32
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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