"I problemi che rimangono sul tappeto richiedono un salto di qualità da parte dei grandi club professionistici”, i quali devono ricondursi “a una logica di responsabilità condivisa”. E' quanto ha affermato il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, riferendosi al contenzioso nato tra grandi e piccoli club sui bacini d’utenza, ma ancanche “alla situazione della legge sugli stadi, al contenzioso tra neopromosse e club di Serie A sulla mutualità e al decreto Melandri”.

Secondo Abete, “con la logica della forza dei numeri e dell’idea di ricorrere ai tribunali sportivi e ordinari non si vince, si vince rafforzando l’unità tra le varie anime del mondo del calcio e diminuendo le frizioni”. “I problemi non li ha abbiamo nè con la Fifa, nè con Platini che mi ha fatto vicepresidente nonostante da tempo la Lega sia assente in Consiglio Federale, nè con il Coni con il quale il rapporto è ottimo, nè con il mondo politico che ci ha sempre riconosciuto la giusta autonomia anche se stiamo ancora aspettando le stesse risposte di quando ci candidammo per Euro 2016: li abbiamo solo internamente, ma dobbiamo far prevalere l’interesse comune ai diversi interessi”.
 

Sezione: News / Data: Sab 14 maggio 2011 alle 17:24
Autore: Christian Liotta
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