L'arbitro designato per la sfida tra Inter e Sassuolo è Luca Pairetto. La direzione gara del fischietto piemontese è stata tutt'altro che impeccabile. Ci sono infatti alcune decisioni che lasciano più di qualche dubbio. In primis il giallo rifilato a Marcelo Brozovic, fiscale se non eccessivo. Da rivedere anche la lettura delle fasi di gioco: ci sono state almeno un paio di occasioni - una per parte - in cui sarebbe stato più giusto (anche ai fini dello spettacolo) concedere il vantaggio.

7' - Pairetto grazia Locatelli, che interviene in maniera decisa su Vecino. Il direttore di gara - guardando probabilmente anche il poco tempo trascorso dal fischio di inizio - decide di non estrarre il cartellino giallo, che avrebbe potuto starci in una dinamica del genere.

11' - Lettura complicata ma corretta di Pairetto. D'Ambrosio interviene in scivolata per fermare la ripartenza di Djuricic. Il giocatore neroverde va a terra, ma senza alcun fallo subito. Il terzino interista - come ha interpretato giustamente il fischietto piemontese - prende solamente il pallone.

22' - Siparietto tra Icardi e Peluso: il difensore neroverde 'mura' il capitano interista, che cade a terra dopo lo scontro. Pairetto lascia giustamente correre. Le scintille tra i due giocatori si placano anche con estremità facilità.

27' - Occasione ghiotta per l'Inter, vanificata dalla corretta segnalazione del guardalinee. Sul lancio in avanti di D'Ambrosio, Perisic attacca intelligentemente la profondità e scatta alle spalle della coppia centrale emiliana, ma lo fa con un piede oltre la linea del fuorigioco. Il croato sfiorerà la rete, ma a gioco fermo.

30' - Errore abbastanza pesante del guardalinee. Pallone lungo dalle retrovie di D'Ambrosio, Vecino va via alla marcatura di Peluso, che cade a terra, scivolando. L'assistente - colpevole della svista - segnala a Pairetto il fallo dell'uruguagio, e porta il direttore di gara a fischiare un fallo per il Sassuolo. Una decisione che ferma, di fatto, il numero 8 nerazzurro con il pallone tra i piedi e con la via per l'area di rigore spalacanta.

32' - Episodio in cui la lettura di Pairetto risulta evidentemente fuori misura. Su un angolo dalla sinistra per l'Inter, Brozovic scambia con Asamoah, prima di venir steso da Sensi. Il direttore di gara estrae il giallo verso il centrocampista neroverde, ma ferma il ghanese lanciato verso l'area di rigore palla al piede. Una situazione in cui sarebbe stato corretto lasciar correre, per poi ammonire Sensi in un secondo momento.

34' - L'Inter reclama un rigore. Politano sfida in velocità Peluso e termina a terra in un pulito spalla a spalla. Molti giocatori dell'Inter protestano, ma tra questi non c'è il numero 16, che si rialza e riprende il gioco. Dal replay, è evidente come Peluso tocchi il pallone, e forse solo in un secondo momento Politano, chiudendolo in maniera regolare.

50' - Cartellino forzato estratto nei confronti di Brozovic. Il croato interviene in scivolata per fermare Rogerio, impegnato in una ripartenza in disimpegno. Brozo prende il pallone, ma travolge anche la gamba dell'avversario. Il fallo si può concedere, il giallo no.

53' - D'Ambrosio salta Djuricic con un colpo di tacco, ma il neroverde lo stende, disinteressandosi del pallone e prendendo solamente la gamba del giocatore nerazzurro. Poteva starci il giallo, richiesto dal 33 interista, ma non concesso da Pairetto.

61' - De Vrij commette fallo a centrocampo su Boateng, si apre un'autostrada che Djuricic prova a percorrere dopo aver recuperato il pallone ma viene fermato da Pairetto. Il direttore di gara torinese anche in questo caso non concede la norma del vantaggio, ma assegna il calcio piazzato, togliendo di fatto un'azione pericolosa ai neroverdi.

92' - Peluso stende con una ancata Icardi, in posizione defilata sulla destra. Il capitano argentino finisce a terra sul contatto con l'ex juventino, che non va verso il pallone ma cerca - e trova - solamente la gamba dell'avversario. Giallo ineccepibile, che Pairetto non tarda ad estrarre.

Sezione: Moviola / Data: Sab 19 gennaio 2019 alle 23:50
Autore: Federico Rana / Twitter: @FedericoRana1
vedi letture
Print