Ci siamo. Fra una settimana sarà il momento più atteso di tutta la stagione, fra una settimana andrà in scena la battaglia conclusiva. E sì, stiamo parlando dell'episodio finale della nuova Saga di Star Wars. L'idea è quella di consolarci con l'ascesa di Skywalker per metabolizzare meglio quanto successo nell'altra Guerra Stellare, disputatasi sul campo di San Siro negli ultimi novanta minuti dell'Inter nella Champions League edizione 19/20: operazione Anakin, dimenticare di un match point sprecato contro i Marziani del Barcellona.

Contro il Barcellona Conte ha molti motivi per cui rammaricarsi: dai due gol subiti a difesa praticamente schierata, alle micro-situazioni di gioco interne alla partita che non è riuscito a incanalare nel verso giusto a causa anche della sfortuna. L'Inter ha usato un piano partita perfetto, applicato alla perfezione: abbiamo analizzato reparto per reparto, facendo la conta dei migliori: l'attacco ha fatto quel che doveva, la difesa ha guidato la carica dettando la linea del pressing e il centrocampo... ha fatto acqua da tutte le parti. Anche nel linguaggio del corpo. 

Alla fine il solo gol di Lukaku sta stretto ad un'Inter che non è uscita per la seconda volta consecutiva dalla Champions League ai gironi a causa della doppia sconfitta contro il Barcellona: ci sono stati altri momenti durante il cammino europeo che ne hanno compromesso il lieto fine, ma tant'è. Recriminare non serve a nulla, bisogna concentrarsi sul futuro. Che si chiama Fiorentina, e corsa a quell'obiettivo impronunciabile che inizia con la stessa lettera... del cognome del precedente allenatore dell'Inter. 

C'è un sorriso speciale che attende l'Inter in quella bolgia del Franchi di Firenze: Vincenzo Montella sta resistendo sulla panchina della Viola nonostante le turbolenze d'inizio stagione. Senza Ribery, infortunato, il fu Aeroplanino deve rimettere in carreggiata una squadra che ha smarrito la sua identità. Che partita deve aspettarsi l'Inter, ancora una volta con gli uomini contati? Non sarà semplice, visto che l'inquietudine Abissale dello scorso anno è ancora presente nelle memorie interiste, fra lo sconcerto generale. Abbiamo provato a giocarla, entrando nelle scelte di Conte. E ci siamo fatti un ripasso approfondito sull'anatomia del corpo umano. 

Se abbiamo parlato di altro? Può essere. Non vi resta che ascoltare la settantacinquesima puntata de L'Orologio in cui, in pieno spirito natalizio, si iniziano a fare promesse deliranti al fine di ottenere qualcosa di positivo al termine di una settimana tutto sommato tranquilla e serena... in cui non è successo nulla!

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Sezione: L'Orologio / Data: Gio 12 dicembre 2019 alle 11:51
Autore: Marco Lo Prato / Twitter: @marcoloprato
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