"Se mai dovessi diventare il presidente dell’Inter, visti i risultati del momento, e io penso che momento sia la squadra migliore in Italia, e una delle migliori in Europa, non avrei motivo di cambiare nulla nel management. Tutti quanti, a prescindere dal budget utilizzato, e a proposito c’è da sottolineare la bravura dei dirigenti nell’essere riusciti a fare un ottimo lavoro con un budget ristretto, si è creato un organico molto forte perché nessuno gioca per sé stesso ma per il bene della squadra. E questo è merito del management". Inizia così, con un grande plauso al management dell'Inter, l'intervento di Thomas Zilliacus in diretta su Youtube con La Tv Nerazzurra per rispondere alle domande di alcuni tifosi. Lunga chiacchierata durante la quale l'imprenditore interessato all'acquisto del club milanese ha spiegato varie sfaccettature del progetto in mente per la Beneamata.
Faresti restare l’Inter a San Siro o avresti l’idea di fare un investimento lontano dalla Scala del calcio?
"San Siro è ovviamente un’istituzione dello sport, non solo a Milano, ma in tutto il mondo. Il nome 'San Siro' è rinomato al pari di altri grandi stadi come Wembley, Bernabeu ecc. È una struttura vecchia ovviamente, con i suoi limiti, e non potrebbe essere valido per reggere il livello europeo. Costruirei uno stadio non proprio in città ma appena fuori, così da poter avere uno spazio a disposizione tale da poter costruire tutto ciò che è necessario per creare un impianto all’avanguardia che abbia la possibilità di cimentarsi in attività ricreative che possano far aumentare i ricavi. Sono stato un socio di una squadra di Championship e i tifosi erano molto legati al vecchio stadio ed erano contrari alla costruzione di un nuovo impianto, poi però quando hanno visto la nuova struttura nessuno ha più detto nulla".
Ha sentito Al-Thani di recente?
"Dal momento in cui Al-Thani si è ritirato dalla trattativa per lo United, l’ho contattato subito. Io non voglio parlare pubblicamente per conto di terzi, parlo per me. Quello che vuole fare Al-Thani non posso saperlo io, non ho una risposta attualmente, dunque non posso rispondere per lui. Certi affari devono comunque rimanere 'a porte chiuse'".
Sulla qualificazione al Mondiale per Club 2025:
"Questo per l’Inter è un momento bellissimo di cui essere fieri e orgogliosi, io lo sono molto. L’Inter è praticamente sul tetto d’Europa, è una delle favorite per la vittoria della Champions a mio avviso, e la favorita a vincere il campionato italiano. In passato l’Inter ha avuto un periodo splendido vincendo il Triplete, poi ha però avuto un periodo di flessione brutto perché i club hanno dei momenti di alti e bassi così. Adesso invece l’Inter è molto forte ed è più facile cominciare un percorso per portarla ad uno step ancora più alto e per farlo servono una bella squadra e un buon management, cose che ci sono già, e soldi. Con più soldi si può fare la differenza. Io vorrei che l’Inter vivesse sempre dei buoni periodi, che possa essere sempre una delle favorite per la Champions e che possa essere il miglior club del mondo. Piano piano se riuscirò ad acquistare il club la porterei a questo".
Sull’offerta fatta a Zhang:
"Io ho effettivamente presentato un’offerta a Zhang, di cui non voglio però parlare nel dettaglio perché, ripeto, i dettagli devono rimanere dietro le quinte. Steven ha preso l’Inter molto giovane, è stato coraggioso, ha fatto un ottimo lavoro per il quale bisogna complimentarsi e avere profondo rispetto. La mia idea è portare la tecnologia nell’Inter così da consentire ai milioni di tifosi, tramite questa tecnologia, di diventare loro stessi una fonte di guadagno del club. In qualunque parte del mondo il tifoso deve poter essere partecipe alla squadra, attraverso un sistema che possa in qualche modo permettere al tifoso di partecipare attivamente alle finanze del club, diventando un mini-socio. Per me prendere l’Inter non sarebbe un trofeo da sventolare, ma perché amo questa squadra e vorrei poterla portare ad essere top al mondo e dare ancora gioie ai tifosi. Però ripeto: non entro nei dettagli tecnici che sono discorsi che rimangono tra me e l’attuale proprietà. Poi cosa farà Suning si vedrà: io ho fatto l’offerta, poi saranno loro a decidere".
Cosa ne pensa dei tifosi dell’Inter?
"Io adoro i tifosi dell’Inter. A San Siro su 70.000 posti circa, 40.000 sono abbonati. Secondo le statistiche sono oltre 500 milioni i fan dei nerazzurri, e non tutti purtroppo possono fruire dell’esperienza di andare allo stadio. Quindi se ci sono così tanti tifosi perché non offrire loro il modo per vivere questa esperienza? Personalmente ho il brevetto per una determinata tecnologia che possa permettere al tifoso di vivere un’esperienza simile e immaginate che si possa spendere una cifra simbolica per poter usufruire di questa cosa. Io apprezzo tantissimo quello che ha fatto Zhang. A me andrebbe benissimo far parte della società senza essere unico presidente, mi unirei volentieri a Zhang perché sta facendo e ha fatto un ottimo lavoro e mi piacerebbe dare a questi tifosi splendidi quello che meritano ovvero arrivare al top del mondo".
C’è mai stata una due diligence e c’è stato qualcosa che a livello di cifre l’ha attratta?
"Comprare una società calcistica non è come comprare una lattina di Coca Cola. C’è stata una fase di due diligente e io adesso ho formulato un’offerta e sto aspettando una risposta da parte dell’attuale proprietà".
Che idea di campione da portare all’Inter avresti? E cosa rispondi a chi nutre dubbi su di te?
"Innanzitutto rispondo sulla domanda sulla mia credibilità e dico che la gente non è obbligata ad ascoltarmi o a leggermi, può evitare di seguirmi e non interessarsi a ciò che dico. Non cerco di ingannare nessuno e quando mi chiedono perché ‘parlo’ e non agisco vorrei semplicemente dire che tutto ciò che succede avviene dietro le quinte, non certamente sui social e di cui non si parla pubblicamente. Io sto agendo ma dietro le quinte, se ne parlerà più avanti. Per quanto riguarda la domanda sul campione dico che al momento l’Inter ha grandi campioni, giocatori molto forti e non cambierei nessuno. E la vedrei come una mancanza di rispetto nominare altri calciatori perché al momento ogni giocatore dell’Inter sta facendo bene. Poi ogni anno le ‘star’ cambiano, un anno è fortissimo uno, l’anno dopo un altro. In questo momento vanno rispettati i giocatori che ci sono perché il management ha fatto un ottimo lavoro. L’altro giorno c’è stato il match tra United e Copenaghen e ok, mancava Rashford, però ha vinto il Copenaghen, che ha un potere d’acquisto molto inferiore rispetto al Manchester. Questo significa che non sempre i grani acquisti fanno la differenza e dovrebbe fungere da esempio. Anche l’Inter è riuscita a ricostruirsi piano piano. Non è necessario parlare di grandi individualità, ma della squadra. E oggi non serve parlare dei vari Haaland o Mbappé".
Un messaggio ai tifosi:
"A me non interessa essere l’unico proprietario, mi va bene anche essere socio con la proprietà attuale o con una nuova proprietà. La cosa che conta è tenere a cuore l’Inter e non usarla come un trofeo da esibire, né che voglia utilizzare il club solo per specularci. Io ho sia la forza finanziaria che la tecnologia per portare il club ad un livello superiore ed è per questo che voglio acquistarla. Perché amo questi tifosi, perché va bene i soldi, che fanno la squadra, ma la forza della squadra e del club sono i tifosi".
Qual è oggi la percentuale che tua possa acquistarla?
"Non mi sento di fare un’ipotesi. Posso dire che io ce la sto mettendo tutta".
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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