Dopo lo 0-0 casalingo con il Napoli, che vede ridurre le chance di quarto posto per l'Inter, Walter Mazzarri parla a Sky. ''Nel primo tempo grande gara la nostra. Un po' poco attenti in un paio di contropiede concessi, ma avremmo meritato il gol. Nella ripresa ci son mancate le forze, loro con più possesso e dopo l'ingresso di Hamsik soffrivamo. Eravamo in emergenza, ma avremmo potuto vincere se avessimo segnato in quelle occasioni da gol''.

Icardi ha fatto arrabbiare Mazzarri sul cambio?
''Lo stavo spronando, chiedevo a lui e Palacio di aiutare, di sacrificarsi, infatti Rodrigo ha finito coi crampi. Mauro mi ha detto: 'Cosa dovevo fare? Non ce la facevo'. Stop, tutto normale, niente di particolare. Se deve migliorare nell'aiuto ai compagni? Sì, è vero. E' ottimo in area, deve migliorare in altri aspetti''.

Sul prossimo anno: nuovo disegno tattico con difesa a 4?
''Avesse giocato Hamsik, avremmo giocato a 4. Infatti con i 3, quando è entrato Marek, non riuscivamo a prenderlo e ho infoltito il centrocampo. Non è il mio calcio, non è ciò che mi piace fare, ma c'era bisogno in quel frangente. Ci mancavano giocatori come Jonathan che, a differenza di D'Ambrosio, avrebbe potuto fare il terzino. Mi piace la Roma, con De Rossi mediano a gestire. Se potremo, ci prepareremo così per il prossimo anno. L'ho fatto anche a Napoli in passato, ma era più facile perché loro conoscevano da tempo le mie idee. Oggi sarebbe stato troppo pericoloso. E' un discorso di organizzazione generale, non di mercato. Cambiano i meccanismi, le linee di gioco: quest'anno abbiamo dovuto fare tante cose, meglio non esagerare''.

Bisogna crescere in personalità o è una questione di uomini?
''C'è da crescere in tante cose, ma è anche questione di caratteristiche. Poi quest'anno troppi pareggi: a parte questa di oggi, contro una squadra che si permette di tenere in panchina Hamsik, in altre gare abbiamo buttato via dei punti''.

Un Kovacic in grande spolvero.
''Io cerco di migliorare tutti. Il rendimento di Mateo ora coincide con i risultati della squadra, a differenza di prima. Anche oggi ha commesso un paio di leggerezze nel finale, ma sta crescendo, è concreto, è diventato utile in fase passiva. Sta crescendo tanto, ma io non avevo dubbi: un percorso normale per un giovane che arriva dall'estero. Il tempo gli darà ragione, diventerà un grande campione''.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 26 aprile 2014 alle 23:20 / Fonte: Sky
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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