Anno nuovo, vecchio Strama. Andrea Stramaccioni, tecnico dell'Inter, ai microfoni della DS si è esposto sulla squadra e su diversi aspetti. Ecco quanto ha raccolto FcInterNews.it, a partire dalle parole sull'entusiasmo della gente: "Credo che quest'avventura per un ragazzo giovane come me è nata come un sogno. Ora, è tutto realtà. Mi sento totalmente coinvolto e concentrato per fare il bene dell'Inter e ripagare la fiducia di chi ha puntato su di me. Ovviamente, guardandomi attorno mi fa capire che qualcosa è cambiato nella mia vita. Ma sono un ragazzo semplice, sono rimasto in campo e fuori quello che ero e quello che sono. Resto con i piedi per terra, con serenità".

C'è un segreto, per Stramaccioni? "Non credo di averne, se non essere me stesso nel mettere in campo le mie idee di calcio. L'ho sempre fatto sin dai settori giovanili, poi da quando ho trovato davanti a me questi campioni mi sono detto di continuare a fare lo stesso". Impossibile non commentare sul futuro di Pazzini, dopo la dichiarazione di questa sera: "Se Giampaolo ha parlato così, avrà le sue motivazioni. Posso dire che da allenatore dell'Inter è presto per tirare dei bilanci, per dire chi rimane o chi va via. Ma credo che l'Inter viene prima di tutto, con il massimo rapporto con Giampaolo. E' normale nel calcio che un presidente o un direttore sportivo facciano strategie di mercato o scelte che prevedano entrate o uscite".

Sarà questa l'Inter definitiva? "Posso ritenere che al 10 di luglio è difficile che una squadra di Serie A sia completa, questo vale per l'Inter e per tutti, in un mercato come questo in cui le operazioni sono state ai minimi. I nostri operatori di mercato sono costantemente al lavoro, ora ho una buona base e poi il 31 agosto valuteremo". Su Mattia Destro, Stramaccioni risponde così: "Mattia è un attaccante che nell'ultima stagione si è messo in luce, parlano i gol che ha fatto. Sicuramente in questo momento è un nome tra i più gettonati perché molto interessante, lo conosco bene. Non so se vada strappato alla Juventus, penso che giochi al Siena. Ma è un giocatore da Inter".

Quali giovani saranno in prima squadra? "L'Inter ha profili molto interessanti nel settore giovanili, parlano i risultati e il numero di giocatori sotto i 20 anni che sono qui con me, se non sbaglio sono quasi 10. Questo ritiro mi torna utile per capire chi è pronto per noi oppure chi deve seguire un percorso diverso. Su ognuno c'è un progetto, lasciamo che parli il campo. 

Le motivazioni nostre devono essere più forti di quelle degli altri, sicuramente in questi giorni i ragazzi mi hanno dimostrato tutto ciò che voglio vedere. Non parlerei comunque di rifondazione, piuttosto preferisco usare il termine rinnovamento, seguendo i parametri che richiede il Presidente. La preparazione? Il preliminare di Europa League l'anno scorso il Palermo lo ha pagato caro, noi però vogliamo arrivare al 2 di agosto in condizioni ottimali. Non credo ci sono segreti di lavoro, bisogna però avere un minimo di preparazione diversa rispetto agli altri perché tra 25 giorni sarà già calcio vero. Non saremo al top, però dobbiamo fare bella figura".

ll Milan fa paura? "No, paura no, però sicuramente dobbiamo portare rispetto a loro così come alle altre squadre, visto che i rossoneri sono arrivati davanti a noi nella scorsa stagione. Rispetto per tutti ma paura di nessuno. Io credo che chiamandoci Inter nel nostro nome c'è il nostro obiettivo, non ci tiriamo indietro, ma per parlare di obiettivi è meglio aspettare la fine del mercato. Poi è ovvio che lotteremo per vincere. La Juventus ha vinto meritatamente, e faremo di tutto affinché non accada nella prossima stagione. Non mi va di fare promesse, ora bisogna soltanto lavorare". Lucas e Paulinho? "Sono due calciatori di livello internazionale, ma attualmente sono lontani, inutile illudere i tifosi, per quest'anno è difficile prenderli". 

Che Inter ha in mente Stramaccioni? "Un'Inter che sintetizza al meglio le idee dell'allenatore, che provi a fare la partita come fatto durante la mia gestione, abbiamo tanta qualità dal centrocampo in su, dotati di grande tecnica e fantasia. Dobbiamo lavorare tanto in difesa perché abbiamo preso tanti gol, ma la qualità deve essere e sarà il nostro denominatore comune. Non ho problemi a dire che ho imparato da tanti allenatori e continuo ad osservare perché posso imparare tantissimo. Bisogna però rimanere tantissimo". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 08 luglio 2012 alle 23:12
Autore: Fabrizio Romano
vedi letture
Print